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Amadori Vismara stop alla trattativa

Lettera inviata dall'azienda di San Vittore al gruppo reggiano

Cade l’interesse di Amadori per Vismara. L’azienda di San Vittore era interessata all’acquisto del ramo d’azienda del gruppo Ferrarini e nel gennaio scorso aveva presentato un’offerta. Ma nei giorni scorsi è partita un’ulteriore missiva per ritirare una proposta che, comunque, era decaduta.


Vismara è un gruppo storico che ha una buona quota anche di export, mercato che Amadori vuole aggredire. Il tandem quindi poteva essere il giusto grimaldello. Quindi in gennaio partì l’offerta con una lettera inviata ai proprietari del marchio. In parallelo un altro gruppo trattava l’acquisto del marchio Ferrarini, l’altro ramo d’azienda. L’obiettivo dei venditori e dei creditori (il gruppo ha problemi) era vendere tutto il blocco, ma comunque venne visto con piacere il fatto che ci fossero due acquirenti separati. 

Ma tutto si fermò. L’imprenditore interessato al marchio Ferrarini ha avuto problemi e quello  potrebbe essere il motivo del congelamento della trattativa. Sta di fatto che entro il 31 luglio nessuno diede risposte e, di fatto, quel silenzio fece decadere l’offerta. Nella lettera con la quale Amadori manifestava il proprio interesse era stato chiarito che la proposta era valida entro il 31 luglio. Avrebbe accettato solo un rinvio di qualche settimana. Questo non era scritto, ma sottinteso.

Siccome da Reggio Emilia non sono mai state date risposte, nei giorni scorsi i vertici dell’azienda di San Vittore hanno ritenuto di fare ulteriore chiarezza inviando una nuova lettera al gruppo reggiano sottolineando che la proposta non era più valida. 

Ora cosa succederà? Tutto lascia credere che la trattativa con sia morta e defunta. Anche se non bisogna mai dare niente per scontato. È chiaro che ad Amadori l’acquisizione potrebbe  sempre interessare. Però si dovrebbero ricreare le condizioni. E non è facilissimo. Al momento la situazione del gruppo reggiano pare ancora confusa. Secondo alcune indiscrezioni al momento l’unico interessato a rilevare gli asset Ferrarini sarebbe la messicana Sigma Alimentos già proprietaria di Fiorucci.

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