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La svolta tedesca

Post di Gian Paolo Castagnoli

Interessante analisi contenuta nell’ultimo post di Gian Paolo Castagnoli.

Tanti, specialmente negli ambienti sovranisti italiani, continuano a descrivere in modo caricaturale la Germania, come se fosse uno Stato che pensa solo a se stesso, a cui non gliene frega niente degli altri Paesi e anzi che vuole schiacciarli e dominarli. È uno steorotipo che probabilmente è condizionato dalla storia di ciò che i tedeschi hanno fatto nel Novecento, in particolare quando il nazismo ha trascinato il mondo in una guerra spaventosa.


Ma la Germania, in barba a chi continua a descriverla come una nazione assetata di sangue e prepotente, ha imparato la lezione. E così un giorno ti svegli e senti che non un governo di pazzi ecologisti o utopisti sinistrorsi ma quello liberale e centrista guidato dalla Merkel ha deciso di investire 54 miliardi di euro entro il 2023 per rispondere agli sconvolgimenti climatici e realizzare una grande svolta energetica.

E come sempre, lo farà in modo organizzato e intelligente, e cioè non solo con proibizioni ma con massicci incentivi per accelerare lo sviluppo di green economy, che oltre a proteggere il pianeta produrrà lavoro e ricchezza. Insomma, quello che la Germania sta per fare non è dettato da per sensibilità ambientale o da una volontà di essere benefattrice dell’umanità, ma nasce dalla convinzione che in prospettiva possa esserci anche un interesse a prendere decisioni così lungimiranti.


Questo Piano è stato fatto senza dire prima “eh, però gli altri Paesi cosa fanno?” o “non possiamo essere noi a sacrificarci, aspettiamo che anche gli altri facciano la loro parte”. Fare Politica con la P maiuscola significa esattamente questo: agire oggi pensando al domani e farlo in modo coraggioso e concreto, senza cercare scuse, senza gettare colpe sugli altri, senza aspettare che le soluzioni arrivino da qualcun altro.
Italia, e soprattutto governo giallo-rosa, se ci sei batti un colpo…

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