Un folta presenza di pubblico e i qualificati interventi di Rosella Calista e di Michele Finelli, rispettivamente vice presidente e presidente dell’Associazione Nazionale Mazziniana Italiana, di Gabriele Zelli, cultore di storia locale, e dell’autore Enrico Bertoni, hanno fatto da cornice alla presentazione del libro “Aurelio Saffi. L’ultimo vescovo di Mazzini”, CartaCanta Editore, Forlì 2019.
L’incontro si è svolto nell’ambito del Bicentenario dalla nascita del Triumviro della Repubblica Romana ed è stato ospitato presso i locali del Circolo Democratico Forlivese, già sede dal 1871 del Circolo “Giuseppe Mazzini”, sodalizio fondato da Aurelio Saffi.
Il volume firmato da Enrico Bertoni è una approfondita analisi della vita e del pensiero dell’erede politico di Giuseppe Mazzini, uno sguardo lucido sul grande patriota italiano, che è stato uno dei maggiori esponenti del movimento democratico risorgimentale. Il libro ricostruisce il percorso intellettuale e spirituale dagli anni della formazione da Osimo a Ferrara, al periodo cruciale della Repubblica Romana, fino agli anni dell’esilio inglese, quando Saffi approfondì gli studi sul Medioevo italiano e sull’importanza del Municipio per il futuro dello Stato unitario. Rientrato in Italia nel 1860, all’indomani della spedizione dei Mille, dopo il breve mandato parlamentare e la morte di Mazzini, Saffi fu l’instancabile organizzatore dell’autogoverno (self government); l’istituto, originario del diritto inglese, che consiste nella facoltà concessa agli enti locali, oltre che a tutte le forme di associazionismo, di amministrarsi autonomamente per mezzo di persone scelte nel proprio seno. Saffi fu un tenace propugnatore di questa teoria in campo repubblicano e in particolare in Romagna, contribuendo a modellare il profilo culturale e istituzionale del Partito Repubblicano che si formerà proprio nella nostra terra.
Questo post è stato letto 188 volte