Emigrazione, gli ultimi dati fanno riflettere. La nota di Francesco Marinelli (Cisl)
Finalmente se ne parla sempre di più: l’Italia è tornata ad essere un paese di emigranti. Nei giorni scorsi l’allarme è stato lanciato dalla Fondazione Nordest che ha sottolineato che la situazione riguarda pesantemente anche le cinque regioni più avanzate: Emilia-Romagna, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia e Piemonte.
Adesso c’è anche un’elaborazione della Fondazione Migrantes dalla quale prende spunto Francesco Marinelli, segretario generale CISL Romagna, sul numero di romagnoli che lasciano il proprio territorio per risiedere all’estero. La media regionale è del 4,6 per cento.
“Ben otto comuni della Romagna sono tra i primi 25 della regione per numero di persone che emigrano all’estero e Rimini è al secondo posto in regione dopo Bologna, mentre Ravenna è al sesto, Cesena al nono e Forlì decimo. Questi dati ci devono far riflettere sulla capacità del territorio di essere attraente per i propri abitanti.
L’affermazione deriva dall’analisi dei dati che la Fondazione Migrantes ha pubblicato venerdì scorso e dai quali emerge che il comune di Rimini, con 10.341 cittadini emigrati all’estero, ha una incidenza del 6,9% sugli abitanti. Solo Verucchio registra una percentuale più alta, l’11,8%, ma con 1.186 partenze. Al terzo posto per incidenza si trova Riccione con il 6% (2.114 espatriati) seguito da Santarcangelo che registra il 5,8% con 1.287 cittadini emigrati.
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