Home Restaurant replica al Fipe
Ristorazione: Home Restaurant replica a Cesare Soldati, presidente Confesercenti.
Home Restaurant Hotel, azienda leader nel settore del Social Eating con marchio brevettato al Mise nel 2016, precisa che il Garante per la Concorrenza già nel 2017 affermando che il disegno di legge n. 2647 rischiava di introdurre “limitazioni all’esercizio dell’attività di Home Restaurant che non appaiono giustificate” ha altresì chiarito in modo chiaro preciso e concordante che l’attività di Home Restaurant non può essere mai considerata in concorrenza con le altre attività di ristorazione classica e del circuito horeca.
A questo punto crediamo che l’obiettivo di FIPE sia quello di andare contro anche ciò che ha deliberato il Ministero dell’Interno tramite la nota n.557/PAS/U/001505/12000.A(4) del 31/1/2019. Il Ministero dell’Interno, oltre che il Garante della Concorrenza, è stato chiaro: se l’attività di Home Restaurant è diretta a particolari soggetti ed è svolta occasionalmente, allora essa non sarà assoggettata alla disciplina di somministrazione di alimenti e bevande e quindi non è attività in diretta concorrenza.
In caso contrario e quindi se rivolta a un pubblico indistinto, sebbene esercitata occasionalmente, essa sarà classificata come somministrazione di alimenti e bevande. Il nostro intento non è andare contro chi svolge quotidianamente un lavoro, paga le tasse, ha effettuato vari investimenti e deve portare avanti un’attività con tutte le difficoltà del nostro sistema fiscale.
L’attività di Home Restaurant, per chi la svolge occasionalmente e si rivolge solo a particolari soggetti, è un servizio che viene reso con l’intento non di arricchirsi illegittimamente ma di far conoscere la propria passione e le proprie prelibatezze, prediligendo il km 0, la cultura locale e mettendo a disposizione la propria casa fornendo un clima casalingo.
Non riusciamo a capire perchè FIPE si sia così intestardito contro gli Home Restaurant continuando a negare quanto già più volte chiarito da organi statali.
Diceva Carl Gustav Jung, un filosofo svizzero: ‘pensare è molto difficile. Per questo la maggior parte della gente giudica. La riflessione richiede tempo, perciò chi riflette già per questo non ha modo di esprimere continuamente giudizi’. Con questa citazione vogliamo invitare FIPE a riflettere sulla questione ma soprattutto vorremmo invitare la politica italiana nelle figure del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, il Ministro degli Esteri ex Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio, la Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati ed il vicepresidente della Commissione Europea Industria ed Imprenditoria europarlamentare Antonio Tajani ed infine il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ad intervenire attivamente sulla questione”.
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