La situazione è tranquilla, ma non sono escluse novità
Chi fa o ha fatto il mio lavoro, spesso si trova ad ad avere a che fare con notizie che non vorrebbe mai scrivere. Per quanto mi riguarda, una di queste è l’incendio che ha devastato lo stabilimento di Caterina Lucchi. Ho sempre considerato l’azienda di San Carlo/Borello uno dei simboli di Cesena. Non tanto per il fatturato. Per carità, quaranta milioni e oltre sono una bella cifra, ma non la inseriscono certo fra le prime dieci. Caterina Lucchi però va presa ad esempio perché è uno dei più grandi esempi di self made man, ma, soprattutto, per la capacità di innovare che è una caratteristica fondamentale per chi vuol fare azienda.
Ieri sera, mentre scorrevo le notizie che uscivano nei vari siti, oltre a rammarricarmi per quello che era successo, non ho potuto fare a meno di riscontrare che negli ultimi anni la sorte non è stata proprio benigna con l’economia cesenate. Certo, negli affari la fortuna c’entra poco, a determinare le situazioni sono le scelte umane.
Comunque, cambiano i fattori, ma il prodotto è lo stesso: nell’ultimo periodo Cesena è stata colpita da uno tsunami. Oltre al cataclisma provocato dalla grande crisi bisogna aggiungerci il crac di due banche (Brc e Cassa di Risparmio), il fallimento del Cesena calcio, le difficoltà della Trevi ed ora, l’incendio da Caterina Lucchi. Nonostante tutto il territorio è ancora brillante. Il che significa che i fondamentali erano buoni e, nonostante i problemi, lo sono ancora.
Ma come sarà il futuro? Difficile fare previsioni. Nessuno ha la sfera di cristallo. Di certo dovrebbe essere buono a livello bancario. Il Credito Cooperativo Romagnolo si sta consolidando. La situazione è tranquilla. Nessun indicatore tende al rosso e anche quelli che sono in una posizione media guardano verso l’alto e non verso il basso. l’Istituto di credito guidato da Petrini inoltre sta predisponendo l’ingresso nel gruppo Iccrea. Di fatto è già tutto deciso. Mancano solo i tempi tecnici.
Non è però escluso che questa sia la situazione definitiva. Almeno per un lustro non dovrebbe cambiare niente. Poi è possibile che si faccia un ragionamento per la creazione di una Bcc romagnola sotto l’egida di Iccrea. Un gruppo che oltre da Cesena potrebbe essere composto da Rimini e dalla Ravennate Imolese che ha incorporato anche Forlì. Ne nascerebbe una struttura importante. Ma ancora è prematuro. Al momento faticano a trovare l’accordo per suddividersi gli sportelli della ex Brc.
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