Arrivati segnali forti e chiari: non sprecarli
Queste regionali saranno ricordate come le elezioni del voto disgiunto e delle sardine. In effetti sono stati due fattori importanti per la rielezione di Stefano Bonaccini a governatore dell’Emilia-Romagna.
Il voto disgiunto forse non è stato determinante, ma ha aiutato il centrosinistra. Se non altro dal punto di vista mediatico. Negli ultimi due/tre giorni si è parlato soprattutto di quello. E, credo, abbia dato una spinta importante a Bonaccini. Non a caso domenica su Facebook esponenti del centrodestra erano critici nei confronti di questa pratica.
Le sardine se non sono state determinanti poco ci manca. Non a caso domenica sera Nicola Zingaretti, segretario del Pd, le ha ringraziate nel suo primo incontro con la stampa dopo il voto. Merito delle sardine è stato di aver compattato un elettorato scombussolato dandogli identità così come avevano fatto a Cesena alle amministrative dove ci fu la prima contro manifestazione pacifica contro Salvini. In quella occasione e in questo caso è stato evitato un astensionismo che ha sempre fatto male al centrosinistra.
Ma oltre a sardine e voto disgiunto In questa tornata elettorale c’è stato un protagonista del quale si parla poco o troppo poco: la campagna porta a porta. Anche nell’epoca dei social e del boom della piazza virtuale, il rapporto diretto continua ad essere il più proficuo. Nei giorni scorsi su Facebook c’è stato chi ha ironizzato su uno dei tantissimi mini incontri fatti Massimo Bulbi. Invece è proprio stringendo quindici/venti mani alla volta che l’ex sindaco di Roncofreddo ha raccolto le preferenze necessarie per essere eletto. Che il rapporto diretto sia ancora molto importante è dimostrato dal fatto che Bulbi è il candidato che ha speso meno in promozioni sui social: poco più di quattrocento euro concentrati nell’ultima settimana.
Passata la festa gabbatu lu santu è una celebre espressione del sud. L’augurio è che non venga applicata anche in zona dai candidati. Per un duplice motivo. Innanzitutto sarebbe una forma di presa in giro degli elettori. In secondo luogo perché il contatto diretto (quindi la piazza reale) resta il metodo migliore per avere il polso della situazione soprattutto con quei ceti popolari che, anche dagli ultimi sondaggi, dimostrano di aver scelto il centrodestra.
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