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In fiera si tolgono i sassolini

Se si portassero indietro le lancette dell’orologio a sei anni fa ci si accorgerebbe che molte delle polemiche sullo spostamento di Macfrut a Rimini erano ingiustificate. Si poteva essere legittimamente contrari al trasferimento. Però non reggeva il refrain di quel periodo: i danni provocati all’economia cesenate e, più nello specifico, alle strutture ricettive. Cesena continua ad avere una dotazione alberghiera insufficiente. Un numero di camere inadeguato per una città turistica (chiedere ai tour operator), ma anche per supportare una struttura fieristica. L’allarme è stato lanciato anche oggi da Renzo Piraccini, presidente di Cesena fiera, che ha aggiunto che la mancanza “ci limita anche nella convegnistica. Spesso siamo costretti a fare appuntamenti di un solo giorno”.


Eppure sei anni fa Piraccini si prese un bel rischio: spostare da Cesena la fiera simbolo e investire sulla struttura di Pievesestina per farla diventare appetibile per iniziative di piccole e medie dimensioni. Perché era inutile rincorrere le grandi strutture come Rimini, Bologna e Parma che, per dimensione, sono indicate per ospitare kermesse dedicate soprattutto alle aziende. Mentre Cesena, area molto più ridotta, doveva specializzarsi in eventi dedicati al consumatore. 

Anche se ancora non tutto è a regime, l’obiettivo sembra raggiunto. Ora servirà migliorare aspetto e fruibilità. In questo senso saranno importanti due interventi per i quali il Comune dovrebbe indire il bando prima dell’estate: la rotonda all’incrocio con l’autoporto e il tombinamento del Dismano. Che poi saranno seguiti da ulteriori investimenti fatti dalla fiera per creare un quartiere fieristico di eccellenza.


Nel fine settimana mostra scambio di auto e moto d’epoca

Ma la dimostrazione che la direzione imboccata sia quella giusta arriva anche dai vertici di AutoMotoCiclo d’epoca, la più grande mostra scambio della Romagna che nel fine settimana si terrà nei padiglioni di Pievesestina. È alla 49esima edizione. Ospitata prima a Pesaro poi a Rimini, adesso fa tappa a Cesena dove spera di restarci moltissimi anni. “Per la prima volta abbiamo una lista di attesa” ha detto l’organizzatore che ha attribuito il merito proprio alla scelta di Cesena. È un valore aggiunto essere a ridosso di due strade di grande comunicazione: A14 ed E45. Inoltre la struttura cesenate si è messa completamente a disposizione, mentre Rimini li aveva un po’ sacrificati. In due giorni sono attesi arrivi da tutta Italia: 450 espositori e oltre settemila visitatori.

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