Ingiustificati certi pregiudizi e alcuni commenti. Ecco perché
Chi mi conosce sa che non mi piace autocitarmi. Questo volta, però, credo sia necessario. Ho iniziato ad occuparmi di giornalismo nella primavera del 1976. Dopo circa otto anni è diventata una professione. Ho lavorato in tutti i mezzi occupandomi di sport, politica, economia, cronaca nera e giudiziaria. Ho guidato la redazione di Videoregione, sono stato direttore di un settimanale (Il brillante) di Ravenna, sono stato responsabile della redazione sportiva de La Gazzetta di Cesena, sono uno dei quattro fondatori del Corriere Romagna del quale, per vent’anni, ho guidato la redazione di Cesena e, per almeno quindici anni, ho fatto parte del cda. Ho scritto due libri e collaborato ad altre quattro pubblicazioni. Inoltre ho appena terminato la scrittura di un romanzo di circa 350 pagine per il quale spero di trovare un editore a livello nazionale (non so se ci riuscirò). Ora faccio parte del direttivo dell’associazione stampa provinciale.
Non è un curriculum eccezionale, ma credo meriti rispetto. Per molti la cosa strana è che mi sono diplomato al Comandini, istituto che sono orgoglioso di aver frequentato e che non merita i pregiudizi che lo accompagnano. Sono ingiustificati. Gli studenti del Comandini non sono figli di un Dio minore. Nessuno ha mai regalato niente a nessuno e il livello di istruzione non è così basso come qualcuno pensa. Il fatto che nel triennio ci sia molto laboratorio non significa che le altre materie siano sacrificate.
Il mio curriculum dimostra che anche partendo dal Comandini nella vita si possono ottenere risultati importanti. Il mio però non è un caso isolato, ma uno dei tanti esempi. Fra i miei compagni di classe uno è diventato avvocato e poi sindaco di Bertinoro prima e presidente di Romagna Acque dopo. Un altro è imprenditore ed è stato presidente del Dismano. Un terzo ha scritto diversi libri storici. Dallo stesso ciclo di studi è uscito un questore. Prima e dopo però sono stati tantissimi i diplomati diventati imprenditori di successo. Citarli tutti sarebbe impossibile. Tra gli altri c’è il fondatore della Bcube.
Ma, al di là dei casi più evidenti, l’aspetto più importante è che il l tessuto imprenditoriale di Cesena è costituito da ex studenti del Comandini. Il che significa che non siamo stati formati solo su materie in cui è fondamentale la manualità. Oltre ai laboratori c’è di più. Per quello sarebbe utile informarsi meglio prima di esprimere giudizi affrettati, ingiustificati e immeritati.
Questo post è stato letto 205 volte