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Bravo Bonaccini

Sulle attività sportive all'aperto ha preso una decisione. Chi governa ha il dovere di scegliere. Soprattutto in momenti delicati

Il ministro Spadafora lo minaccia, il governatore della Lombardia lo chiede ad ogni piè sospinto e Bonaccini non ci ha pensato due volte ed ha fatto il provvedimento. Essendo un podista, ieri sera, quando ho visto il testo dell’ordinanza che in Emilia Romagna vieta attività sportive all’aperto ero amareggiato. Ma me ne sono fatto una ragione e questa mattina sono salito sul tapis roulant per dare libero sfogo alla mia voglia di correre. Non è la stessa cosa, ma bisogna fare di necessità virtù.

Stefano Bonaccini

Ma è giusto vietare le attività sportive all’aperto? All’inizio lo consideravo un errore. Ma, ripensandoci bene, è un provvedimento giusto. Non è una considerazione scientifica. Quelle sono deputate agli esperti. Ma una valutazione di buonsenso. Ed ho rivalutato il giudizio sul messaggio di un amico podista fatto nei giorni scorsi nel gruppo di Whatsapp. Ha detto che avrebbe smesso di correre perché non è indispensabile.

Inoltre adesso serviva un segnale e Bonaccini l’ha dato. Bisogna stare in casa e lo devono fare tutti. Anche coloro (podisti e camminatori) che avevano ottenuto una deroga, ma, come spesso succede, abusandone. Certo, non tutti sono andati sopra le righe, ma non ci possono essere buoni o cattivi. Diversi anni fa nelle attività commerciali veniva appesa la scritta: per colpa di qualcuno non si fa credito a nessuno. La situazione è la stessa Ci dovrebbe insegnare molte cose dal punto di vista comportamentale. Il timore però è che tutto resterà lettera morta e, una volta superata l’emergenza, tutto tornerà come prima. Insomma, passata la festa, gabbato lo santo.

Questa decisione inoltre insegna un’altra cosa: cosa vuol dire governare. In Italia c’è il federalismo. Il che significa che i presidenti di Regione hanno dell’autonomia. E Bonaccini se la è presa. Mettendoci la faccia. Non si capisce perché non fa altrettanto il governatore della

Lombardia. Continua a ripetere urbi et orbi che i provvedimenti del governo sono insufficienti, che serve fare di più per tenere la gente in casa, però non fa niente non questo senso e aspetta che sia il governo nazionale a prendere le decisioni.

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