Per progettazione, ingegnerizzazione e produzione di vetture di alta gamma full electric e plug-in
Forse a qualcuno in Europa, ma soprattutto in Germania, fischieranno le orecchie. Uno dei timori del governo tedesco è che la Cina usi l’Italia come testa di ponte per conquistare il mercato europeo creando non pochi problemi proprio alla Germania.
In questa ottica di certo a Berlino e dintorni, ma anche a Bruxelles non passerà inosservato quello che sta succedendo in Emilia-Romagna: i cinesi investono un miliardo di euro e passa per la progettazione, ingegnerizzazione e produzione di vetture di alta gamma full electric e plug-in.
L’annuncio ufficiale è stato dato ieri, nel corso di una cerimonia on line, dopo che lo scorso 23 aprile era stata siglata una joint venture per sviluppare un nuovo ecosistema di innovazione tecnologica e ingegneria automobilistica all’avanguardia unendo competenze e cultura italiana. Se ne occuperà l FAW, il più grande produttore di auto cinese con quasi 4 milioni di veicoli venduti in Cina e 90 miliardi di dollari di fatturato, insieme a Silk EV, società specializzata nell’ingegneria e nel design di auto con sedi in Cina e Stati Uniti e in Emilia-Romagna.
Il centro di Innovazione, Ricerca & Sviluppo e quello dedicato al Design saranno quindi basati nel cuore della Motor Valley, in Emilia-Romagna, simbolo dell’eccellenza nel settore. La localizzazione degli impianti produttivi, comunicano le aziende, “avverrà nei prossimi mesi e l’accordo permetterà di creare migliaia di posti di lavoro in Italia, Europa e Cina. Le prime assunzioni sono in piano entro la fine del primo semestre 2020. La scelta italiana fa parte di un più ampio piano di investimenti che prevede un ulteriore miliardo e trecento milioni di euro allocati in Cina.
È fuori di dubbio che si tratta di una notizia importante. Lo è su diversi fronti. Innanzitutto quello occupazionale. Ma aumenterà anche il valore del brand dell’Emilia-Romagna. È già una delle Regioni più performanti d’Europa, ma con un ulteriore valore aggiunto potrebbe ambire ai primissimi posti, se non addirittura al primo.
Non a caso Giuliano Zignani, segretario regionale della Uil, è certo che potrebbe essere una grande occasione di sviluppo per il nostro territorio.
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