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Serve un guizzo

Per il centro manca una strategia

Bene, dopo i venerdì di luglio arrivano i mercoledì di agosto. Cambiano i fattori, ma il prodotto è lo stesso: iniziative per valorizzare il centro storico. È positivo tutto quello che si fa per incentivare la frequentazione del punto più blasonato della città. Però l’impressione è che manchi una strategia. Percorrendo strade già battute si aiuta la frequentazione, ma non si fa nulla per la fidelizzazione. Mentre è quello il sentiero che si dovrebbe seguire.

Il centro di Cesena è bello. Forse il migliore della Romagna. Ma ha un problema: manca il magnete per le ore diurne. Quello che il Verdi è stato per la movida. E uno spazio può diventarlo se vi si organizza qualcosa di continuativo.

Un esempio è lo spazio Conad creato due natali fa in piazza della Libertà. Iniziativa molto contestata dalle opposizioni che se avessero potuto avrebbero fustigato sindaco e vertici Conad in sala consiliare. Anche se dirlo a qualcuno può far venire l’orticaria, fu una cosa che funzionò. Come un anno prima era successo in un importante Comune del Veneto. Funzionava perché attirava le persone. Non era niente di straordinario, ma era sempre pieno. E fu il magnete del Natale 2018.

Ecco, a Cesena serve qualcosa che ottenga lo stesso risultato. E il luogo deputato è piazza della Libertà. Del resto è rinata per quello. Pensare che si possa riempire per grazia ricevuta è pura utopia. Il problema è cosa farci. Il quesito è interessante. E, come è giusto che sia, ognuno avrà la sua idea. Però quello spazio ha la caratteristica per fare da magnete. È un peccato utilizzarlo solo per iniziative sporadiche. È anche difficile pensare che il richiamo possa essere esercitato solo dai pubblici esercizi. Servono appuntamenti fissi. 

La prima cosa che salta alla mente è quella dei mercatini. Potrebbero andare bene per la mattina. Per il pomeriggio invece sarebbe necessario qualcosa d’altro anche perché il pubblico è differente. Qualcuno, addirittura, era arrivato a proporre dei campi di beach volley. L’idea forse non è delle migliori, ma va apprezzato lo sforzo. La voglia di cercare di trovare una soluzione per dare delle risposte.

Poi c’è il tema della gestione: pubblico o privato? A Cesena nel privato vi sarebbero le professionalità. Come, ad esempio, sta succedendo per Cesena beach. Però bisogna metterlo nelle condizioni di poter lavorare per realizzare un progetto dal quale possano avere un ritorno il che significherebbe che ci guadagnerebbe tutta la città.

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