Sostanzialmente positivi i risultati fatti segnare per l'anno 2019
In occasione dell’apertura del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2020 la Camera di commercio della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini, per verificare il livello di sviluppo sostenibile nelle due province, rende noti i risultati di alcune variabili ad hoc di cui sono disponibili i dati.
In provincia di Forlì-Cesena, a fine 2019, si registrano 909 certificazioni di impresa, con un incremento, rispetto al 2018, del 3,4%, superiore sia a quello regionale (+2,2%) sia alla variazione positiva nazionale (+2,6%). Il 59,4% delle certificazioni è ISO 9001 (certificazione di qualità), il 17,5% ISO 14001 (certificazione ambientale) e il 16,2% è OHSAS 18001/ISO 45001 (certificazione di sicurezza del lavoro).
In merito alla green economy, gli ultimi dati disponibili, aggiornati a ottobre 2019, rilevano 794 imprese green (12,0% dell’Emilia-Romagna), che appartengono soprattutto al settore agroalimentare (ben il 53,8% del totale); rispetto a dicembre 2018 risultano in crescita del 21,8%, variazione maggiore dell’aumento regionale (+20,4%).
Al 31/12/2019, si riscontrano 775 aziende agricole biologiche, considerando i Produttori agricoli (15,0% del totale regionale), con un aumento annuo dell’1,4% (+1,8% in regione). L’incidenza delle imprese biologiche, sul totale di quelle agricole, passa dall’11,7% del 2018 al 12,1% del 2019, con un peso superiore a quello che si registra in Emilia-Romagna (9,3%).
Molto interesse rivestono i dati inerenti il consumo del suolo, che rappresenta, essendo una risorsa limitata e non rinnovabile, una componente chiave per lo sviluppo urbano e agricolo e per la sostenibilità ecologica. In merito, i dati 2019 sono sostanzialmente positivi, con una percentuale di suolo consumato, rispetto alla superficie totale (al netto dei corpi idrici), del 7,2%, inferiore al dato regionale (8,9%) e in linea con quello nazionale (7,1%); nel confronto col 2018 (7,9%), inoltre, si riscontra una diminuzione di 0,7 punti percentuali.
Rimanendo tra i dati ambientali, troviamo quelli derivanti dal rapporto annuo di Legambiente “Ecosistema Urbano”, redatto sulla base di una serie di indicatori che coprono le sei principali componenti ambientali presenti in una città (aria, acqua, rifiuti, mobilità, ambiente urbano, energia); in base a questi, nel 2019 il comune di Forlì raggiunge un risultato appena sufficiente, piazzandosi al 56° posto nella classifica stilata su 104 capoluoghi italiani (41° posizione nel 2018).
La classifica della qualità della vita 2019, redatta dal Sole 24 Ore su 107 province italiane, premia Forlì-Cesena con un buon 25° posto (25° anche nel 2018); frutto del risultato dell’elaborazione di una serie di indicatori raggruppati in sei aree tematiche (espressione del tessuto sociale), l’analisi della qualità della vita rappresenta, infatti, un ottimo indicatore del benessere delle persone riguardo alla vivibilità nei contesti urbani.
In ultimo, è assai importante rilevare la situazione, a livello locale, nell’ambito dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile definiti dall’Agenda 2030 dell’ONU. Sulla base degli ultimi dati, aggiornati nel report curato da FEEM – SDSN Italia (luglio 2020), per i capoluoghi di provincia, possiamo affermare che nel comune di Forlì si raggiunge un buon livello di raggiungimento degli obiettivi citati; 13 obiettivi, infatti, hanno un grado di raggiungimento superiore al 50%, con 1 di questi (SDG 1 – Povertà zero) che arriva all’83,6%, portando la percentuale complessiva di raggiungimento degli obiettivi (media semplice della somma di tutti gli obiettivi) al 56,4%.
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