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Zignani: “Non calpestare i lavoratori”

Dopo la rottura delle trattative sul contratto dei metalmeccanici

Rottura nella trattativa del contratto nazionale dei metalmeccanici. Il sette ottobre scorso, dopo undici mesi di confronto e tredici incontri, si è trattato, come previsto nell’ordine dei lavori, il tema del salario che era considerato uno dei più rischiosi. Ed è stato così. Il confronto si è interrotto dopo che l’associazione delle imprese ha ribadito di voler ancorare l’aumento del salario minimo all’andamento dell’inflazione: a regime meno di quanta euro nei prossimi tre anni a fronte dei 144 richiesti. Di qui la rottura della trattativa. In merito Giuliano Zignani, segretario generale Uil Emilia Romagna e Bologna, esprime la propria solidarietà ai lavoratori metalmeccanici. La nota.

Giuliano Zignani

«Piena solidarietà, da parte della Uil Emilia Romagna e Bologna, a tutti i lavoratori delle aziende metalmeccaniche che vedono lesi i loro diritti fondamentali. La Uil ER e Bo è al loro fianco in quella che si preannuncia una lotta dura perché la rottura della trattativa da parte di Federmeccanica significa un modello produttivo che non ci appartiene né oggi né domani. 

I lavoratori non vanno calpestati: sono il cardine di un’impresa. Al contrario vanno valorizzati e sostenuti. Quanto siano fondamentali i lavoratori lo abbiamo visto durante il lockdown e lo stiamo vedendo ora. Senza di loro l’economia non marcia, non corre. 

Bisogna dare loro sicurezze, certezze e non considerarli come una controparte nemica da calpestare. Peraltro secondo una logica  retriva, del secolo scorso che ha già mostrato la sua limitatezza.

Molti passi avanti sono stati fatti in questi anni. Da qui non si torna indietro: il contratto nazionale non si tocca! Né ora né mai»

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