Si è svolta questa mattina presso il Teatro Diego Fabbri la cerimonia ufficiale che segna l’avvio del corso di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia a Forlì, avviato in questi giorni con 95 studenti, il 40% dei quali provenienti dalla provincia di Forlì Cesena. Al completamento del primo ciclo di studi, tra 5-6 anni, Forlì potrà contare circa 600 studenti universitari in più, che si aggiungono agli oltre 5.500 già presenti al Campus, a cui si affiancano già ora circa 200 tra docenti e ricercatori e altre 250 unità di personale amministrativo.
L’evento, coordinato dal prorettore alla didattica dell’Università di Bologna Enrico Sangiorgi, ha visto la presenza del Magnifico Rettore dell’Alma Mater Francesco Ubertini.
“I corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia a Forlì e a Ravenna – ha affermato Ubertini – sono un pezzo di un più ampio e ambizioso traguardo, ovvero il progetto di integrazione con AUSL Romagna, che abbiamo chiamato ‘Romagna Salute’. Una sinergia che abbraccia didattica, ricerca e assistenza e coinvolge la Regione, gli enti del territorio e tutte le città su cui insiste il Multicampus: Cesena, Forlì, Ravenna, Rimini.
Pienamente soddisfatto del risultato ottenuto con l’istituzione del corso universitario anche il sindaco di Forlì Gianluca Zattini, secondo il quale questa opportunità rappresenta la più grande delle ripartenze per Forlì e la Romagna e la riprova che la nostra è sempre di più una città universitaria e un’eccellenza dell’Alma Mater. La sfida di medicina ci pone l’onere e l’onore di costruire una città a misura dei suoi studenti, integrata e aperta all’offerta didattica del suo campus sia sotto il profilo dei servizi che dal punto di vista della viabilità, dell’accoglienza e della mobilità urbana.
“Quando si iniziò a discutere tanti anni fa del primo insediamento universitario in Romagna – ha affermato Roberto Pinza, presidente della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì – vi era una diffidenza dell’Università di Bologna nei confronti di un territorio che appariva rissoso, troppo concorrenziale al suo interno. Nel tempo si è imparato a lavorare assieme e a superare grandi e piccoli egoismi istituzionali e territoriali, facendo da sprone a far meglio e a maturare idee e progetti nuovi. Il corso di Medicina e Chirurgia è una tappa di questo cammino, che non deve essere l’ultima: dobbiamo guardare avanti ad altri progetti come per esempio il Collegio Universitario. La Fondazione c’è e ci sarà sempre”.
Alla manifestazione hanno partecipato anche Luca Mazzara, presidente del Campus di Forlì, il direttore generale dell’AUSL Romagna Tiziano Carradori, Pietro Cortelli, presidente della Scuola in Medicina e Chirurgia dell’Alma Mater e Stefano Bonacini, presidente della Regione Emilia Romagna, che ha ribadito impegno dell’ente a sostegno del sistema universitario regionale e delle eccellenze che qui risiedono, tanto che il nostro territorio – secondo Bonacini – sta assumendo connotati attrattivi verso i giovani, in totale controtendenza alla cosiddetta fuga dei cervelli verso altri contesti internazionali.
Nel corso dell’evento il sindaco Gianluca Zattini ha conferito al Magnifico Rettore Francesco Ubertini e al presidente Roberto Pinza il “Sigillo di Caterina Sforza”, l’onorificenza del Comune di Forlì, per ringraziarli per l’impegno profuso nella attivazione del nuovo corso di studi. Al termine della cerimonia, inoltre, il Rettore dell’Università di Bologna ha donato una pergamena a tutti coloro che si sono impegnati per l’avvio del corso forlivese e lo hanno sostenuto economicamente, ovvero la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, il Comune Forlì, Ser.In.Ar. nella persona del presidente Alberto Zambianchi, l’Istituto Oncologico Romagnolo in memoria di Dino Amadori. Le pergamena sono state consegnate anche ai sostenitori privati: Italo Carfagnini, amministratore delegato Macifin; Ettore Sansavini, presidente GVM Care & Research e la famiglia Silvestrini-Gazzoni-Vespignani (Giuseppe Silvestrini e Gianpaola Gazzoni; Luciano e Sara Vespignani e Maria Grazia Silvestrini).
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