Serve trovare un gestore entro il 31 ottobre
CESENA. Per la gestione del Carisport qualcosa sembra muoversi. L’impressione è che si stia passando dai rumors agli atti concreti. Ma ancora è presto per dire se la soluzione sarà trovata e se sì quale.
Per ora le certezze sono che il 31 ottobre prossimo scade il contratto di concessione e che Romagna Iniziative, attuale gestore, ha comunicato la propria indisponibilità a proseguire l’esperienza. Quindi c’è la necessità di trovare un nuovo soggetto che possa intervenire. Cosa non facilissima anche e soprattutto per il particolare momento che stiamo vivendo. A causa della pandemia e dei susseguenti vincoli c’è un utilizzo ridotto che crea problemi alla gestione.
Forse è il motivo principale che ha spinto Romagna Iniziative a fare un passo indietro. C’è chi ritiene che la decisione possa essere stata presa dopo la nascita di “Cesena sport city”, ma è un’ipotesi poco credibile. È più facile pensare che Romagna Iniziative si sia voluta concentrare sul suo core business: l’appoggio alle polisportive.
Comunque, qualunque sia il motivo, resta il fatto che serve trovare un nuovo gestore. Negli ambienti l’ipotesi più accreditata era un ticket Pubblisole/Tiger. Ma, sembra che i vertici della società che guida Teleromagna abbiano negato un loro interesse ad entrare in questa gestione. Probabilmente perché hanno troppi impegni. Però non si si può escludere a priori un coinvolgimento in un futuro più o meno remoto.
Nel frattempo il cerino è nelle mani dell’amministrazione comunale e della fondazione Cassa di Risparmio alla quale la giunta ha chiesto di posticipare il bando al 30 giugno 2021. Però si tratta di trovare chi gestirà l’interregno. Quindi sono partiti i sondaggi. Pare che la fondazione abbia pensato alla società che gestisce il Volley club, formazione che gioca al Carisport. Sembra che la richiesta sia ufficiale. La soluzione potrebbe essere facilitata da un impegno da parte del Comune ad aumentare lo stanziamento del corrispettivo annuo che versa al gestore. Servirebbe un aumento che oscilla attorno ai 30 mila euro. A tanto ammonta il mancato incasso da affitto della struttura per manifestazioni diverse da quelle sportive.
Poi tutti i discorsi sulla gestione saranno rinviati a primavera quando, presumibilmente, ci sarà il via libera ai concerti, voce importante della gestione. Inoltre si potrà affrontare il tema del nome, soluzione che potrebbe portare non meno di 30 mila euro all’anno.
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