FORLÌ Il Comitato per il No al Megastore di via Bertini chiama a raccolta i contrari alla creazione di un nuovo supermercato in una zona già ricca di grandi esercizi commerciali. Per ribadire la contrarietà all’idea del Comune di Forlì e della giunta guidata da Gian Luca Zattini, ma soprattutto fortemente difesa dal vicesindaco Daniele Mezzacapo, poi finito sui giornali nazionali per la nota questione degli audio “rubati” in cui vengono spiegati i retroscena della vicenda.
Non solo per il complesso tra via Bertini e via Bernale con un area da 2.500 metri quadrati che potrebbe vedere lo sbarco in Romagna di un noto marchio lombardo e altre di minore dimensione per la vendita extra alimentare, ma anche per la variante al Poc che porterà a realizzare un nuovo supermercato targato Eurospin da 1.350 metri quadrati sempre in via Bertini.
Il Comitato per il No al Megastore di via Bertini ha lanciato una raccolta firme e martedì sarà presente con un banchetto davanti alla Crai di Via Balzella per raccogliere adesioni e sostegno alla battaglia.
Il Comitato affida a un comunicato inviato ai media locali la propria posizione. “Stiamo gettando cemento ovunque, lo stiamo facendo senza criterio, con arroganza e indifferenza. Oltre ad aver appreso con inquietante stupore la prossima costruzione di una ulteriore area commerciale in Via Bertini dalla superficie di 1.350 mq, con ancora maggiore stupore apprendiamo le stime di inasprimento del traffico locale, che prevedono un picco di ben 2.096 autovetture giornaliere. Con ancora maggiore preoccupazione e con rinnovata sfiducia, guardiamo quindi alla comunicazione prospettica che sempre su questo aspetto era stata fatta per la variante del Megastore da 2.500 mq, che con un fallito tentativo rassicurante, ne prevedeva al massimo 956, numeri questi ultimi che stonano pesantemente e che tanti dubbi poco rassicuranti stanno facendo sorgere, aumentando le preoccupazioni per la sostenibilità della viabilità stessa e soprattutto per la qualità della vita che andrà a degenerarsi vertiginosamente in quella medesima area. Arrendersi è l’ultima cosa da fare, prima abbiamo il dovere di lottare per il nostro ambiente, per il nostro futuro. E’ per questo con enorme gioia che comunichiamo la vicinanza e il sostegno di Lega Ambiente Forlì – Cesena al nostro percorso. Una politica coscienziosa lavorerebbe per il recupero di aree abbandonate, ricercherebbe progetti di rivitalizzazione di archeologie industriali in disuso e le innoverebbe nell’ottica di una vera e tangibile sostenibilità ambientale, facendole diventare un messaggio per le nuove generazioni, recependo la richiesta imponente che arriva da sempre più parti e che a gran voce chiede di cambiare passo”.
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