Site icon Romagna Post

Sportiva, determinata e simpatica

Elisa Dettore, Miss Mamma Italiana Simpatia 2020

CESENA. Bisogna imparare a cadere e a rialzarsi. E’ la filosofia di Elisa Dettore, Miss Mamma Italiana Simpatia 2020. L’ha imparata praticando equitazione. Non è l’unica disciplina sportiva in cui si è cimentata, ma è quella nella quale ha avuto il percorso più lungo. 

Quando ha iniziato?

“Avevo sette anni”.

In quale specialità?

“Salto a ostacoli”.

A che livello si è cimentata?

“Anche competitivo, per cinque anni: dai 17 ai 22”.

 Ed ora?

“Vado a cavallo”.

Elisa Dettore

Una regola fondamentale?

“Entrare in simbiosi con il cavallo. Lo si deve capire. L’animale non è una macchina. Inoltre è necessario molto allenamento. E’ fondamentale sempre e comunque, ma in modo particolare quando si fanno gare di endurance di novanta chilometri nei boschi”.

Pratica altri sport?

“Lo sci. Anche in questo caso ho iniziato da bambina. Lo pratico sia in estate quando vado sui ghiacciai”.

Scusi se è poco. Il che vuol dire che è brava.

“Me la cavo”.

Un sogno nel cassetto?

“Fare un lancio con il paracadute”.

Apperò. Quale è la molla?

”Il mio papà è stato paracadutista. Era nella Folgore>”.

Pensa di riuscirci?

“Sì, anche se soffro di vertigini. Però se sono riuscita a volare col parapendio penso che riuscirò a fare un lancio anche col paracadute. Naturalmente con l’istruttore”.

Come è possibile soffrire di vertigini e volare col parapendio o lanciarsi col paracadute?

“Determinazione. Se ho un limite cerco di superarlo. L’ho fatto fin da bambina. Ero timidissima e per combattere la mia situazione ho voluto lavorare dove c’era gente”.

Cosa ha provato mentre volava con il parapendio?

“Una sensazione di pace. Una cosa mai provata prima. Si sentiva solo il rumore del vento. Poi è stato bellissimo, mentre si scendeva, vedere la terra prendere forma”.

Però sono tutte discipline distanti da un concorso di bellezza. Come e perché ha scelto di iscriversi a Miss Mamma?

“L’ho scoperto su Facebook, mi ha incuriosita, ma la spinta determinante è arrivata da mio marito”.

Aveva già sfilato?

“Sì, da ragazzina. A 14 anni ho partecipato a Miss Italia. Nella selezione di Albissola conquistai la fascia di Miss Sorriso”.

Più o meno stessa conquistata nella finale di Miss Mamma.

“Esatto. Evidentemente mi si addice”.

Elisa Dettore durante la prova di abilità

Altre esperienze?

“Nessuna. Era un mondo che non mi attirava. Preferivo lo sport”.

Come è stata l’esperienza di Miss Mamma?

“Positiva. Mi sono divertita che poi era il mio obiettivo principale. Mi aiuta il fatto che l’avversario non lo vivo come tale. Guardo alla soddisfazione personale. Invece ero in apprensione per la prova di abilità”.

Perché?

“Non sapendo cimentarmi in prove artistiche ho chiesto aiuto a dei circensi che mi hanno insegnato l’utilizzo dell’hula hoop”.

Come è andata?

“Sono soddisfatta”.

Come è stato sfilare?

“Bello e divertente. Il pubblico mi ha dato adrenalina”.

Come quando gareggiava nell’ippica?

“Assolutamente no. Allora era una cosa diversa. In campo gara la gente non la vedevo, invece sfilando cerco il contatto visivo con le persone che ho di fronte”.

Lei ha una figlia di quattro anni, Ginevra. Era tra il pubblico?

“Sì e faceva un tifo sfrenato. Ora dice sempre: tu sei la mia miss mamma”.

Sfilerà ancora?

“Solo se capiterà di fare da madrina a qualche serata organizzata dalla famiglia Teti con la quale mi sono trovata benissimo”.

Un pregio?

“Affidabilità. Faccio di tutto per rispettare la parola data”.

Un difetto?

“Non dimentico quando mi viene fatto un torto”.

Vendicativa?

“No, ma non porgo l’altra guancia e, soprattutto, fatico a perdonare”.

Le foto sono di Gloria Teti

Questo post è stato letto 208 volte

Exit mobile version