Sorprendono i dati della Provincia di Forlì Cesena
CESENA. Boom dei depositi bancari. Non si può parlare di crescita, bensì di esplosione. Emerge dall’ultimo rapporto di Banca d’Italia. Nelle banche romagnole sono depositati 36 mila milioni di euro: 11.039 in provincia di Forlì Cesena, 9.871 nel Ravennate e 9.836 nel Riminese. Quello che però meraviglia è il tasso di crescita: più 7,4 a Forlì Cesena, 65,3 nel Ravennate e 4,7 nel Riminese. Tutti comunque sotto la media regionale che è del 7,9 per cento. Il dato è aggiornato al 30 giugno scorso.
Nello stesso tempo si riduce il portafoglio titoli che in Romagna supera comunque i 18 mila milioni: 5.977 a Forlì Cesena (meno 9,1), 7.919 nel Ravennate (meno tre) e 4.490 nel Riminese (meno 6,1). Colpisce il calo registrato a Forlì Cesena, Il meno 9,1 rappresenta il doppio della media regionale che è del 4,5 ed è anche il calo più consistente della regione. Seguono Modena con il 7,1 e Rimini con il 6,1. Tutte le altre province sono più o meno abbondantemente sotto la media regionale. La riduzione è stata maggiore per i portafogli delle imprese, probabilmente anche per effetto degli smobilizzi realizzati per fronteggiare esigenze di liquidità. Interessate soprattutto le obbligazioni bancarie (meno 22,3 per cento).
Anche per quanto riguarda i depositi l’accelerazione è da ricondurre a quanto fatto dalle imprese che, a scopo precauzionale, hanno aumentato le riserve sotto forma di conti correnti bancari e di depositi a risparmio.
Il deposito delle famiglie, pur rallentando, ha comunque continuato a crescere ad un tasso elevato (5,7 per cento). Il calo dei consumi, più accentuato di quello dei redditi, ha sospinto l’incremento, unitamente all’esigenza di accumulare risparmio a titolo precauzionale. Insomma, c’è la volontà di mettere fieno in cascina. Il rallentamento è comunque proseguito nei mesi estivi quando il clima da liberi tutti ha portato le persone ad aumentare i consumi.
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