Trattare rispettando i propri valori è la parte più difficile
CESENA. Davide Fabbri è uno dei politici che apprezzo di più. Una valutazione determinata dalla sua coerenza. Davide il rosso ha dei valori e a quelli rimane fedele senza recedere di un millimetro. Questo però non vuol dire che condivida le sue scelte. Anzi, siamo e resteremo distanti. Innanzitutto perché sono lontano da certe forme di integralismo, in generale, ma soprattutto in politica dove è necessario essere elastici che però non significa andare contro i propri valori.
Sono europeista, keynesiano, con una cultura di centro sinistra e assertore dello stato di diritto. Convinzioni che ho maturato dopo lunghe riflessioni. Quindi è difficile che possa apprezzare quelle formazioni politiche che hanno valori e idee differenti. Questo non significa che su determinati temi non ci possa essere unità di vedute.
La politica è la scienza e l’arte del governare, ma è anche l’arte del compromesso. Per farlo però serve tanto buonsenso, sia nel confronto con gli avversari politici che nella gestione quotidiana. Perché è proprio in quest’ultimo aspetto dove un politico/amministratore deve eccellere. Ed è forse anche la parte più difficile, soprattutto per coloro che hanno caratteri fumantini. Invece è una fase in cui deve prevalere il buonsenso. Non sono casi isolati. Anzi, le situazioni grigie sono sempre più frequenti. Episodi bloccati spesso dalla imperante burocrazia, oppure da piccoli errori.
E’ questa la fase in cui il politico deve dimostrare maturità rinunciando alla vis dialettica che caratterizza il suo confronto con gli avversari politici e vestire i panni dello statista cercando di risolvere i problemi che si trova di fronte. Il che non significa dire sempre sì, ma vedere se è possibile una mediazione. E’ chiaro che serve anche la collaborazione della controparte. Un ingessamento di una delle parti sarebbe la base per il fallimento della trattativa. Risultato che poi diventerebbe una sconfitta per tutti. A partire dalla città. Anche perché non sono questioni di lana caprina. Capita che nella zona grigia ci finiscano anche progetti a sei zero.
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