“L’edizione del calendario 2021del Circolo Pescatori di Cervia è stato predisposto secondo una formula collaudata”, annuncia Renato Lombardi, responsabile cultura e comunicazione del sodalizio, “frutto della collaborazione tra la realtà associativa del circolo e la gestione. Nelle pagine mensili del calendario viene proposta una rassegna di suggestive immagini della marineria di ieri e di oggi, impreziosite da ricette della gastronomia marinara elaborate da Peppino Manzi, che presenta un curriculum importante di barman (sua la storica gestione del Cluny di Milano Marittima), di grande esperto di enogastronomia, di docente, di autore di vari libri e pubblicazioni. Alcune delle ricette si devono al fratello Mario Manzi e sono tratte dal libro “Bevendo, mangiando e navigando sotto costa. I manuali di Peppino Manzi”, Cluny Edizioni, 2019″. Le foto storiche sono di Giuseppe Zannini, Luigi Padoan (Gigi) e Renato Lombardi. Un ruolo attivo per l’impostazione grafica della pubblicazione l’ha avuta Silvano Rovida, presidente del Circolo. In copertina risalta l’immagine di un pescatore della marineria del primo Novecento, non conosciuto, ma descritto in dialetto come “Bĕl óm” (Bell’uomo).Nella pubblicazione, che può essere reperita presso la sede del Circolo, viale Nazario Sauro 1, Cervia, viene proposto un viaggio nella memoria, che porta a scoprire ambienti, atmosfere e personaggi di un tempo. Rivive la realtà di un lavoro molto duro, pieno di pericoli dove i protagonisti erano e sono uomini abituati ad affrontare in modo solidale le avversità della vita. Uomini ai quali genitori e famigliari avevano tramandato saperi e tecniche marinare della difficile esperienza della vita di bordo. Una realtà nella quale anche le donne avevano un ruolo importante di supporto alle attività dei pescatori in banchina, a terra e quasi in esclusiva nella vendita del pescato o come pescivendole. Le barche, come i bragozzi, i trabaccoli, le lance, le paranze, le battane, erano il mezzo fondamentale per svolgere l’attività della pesca, che, con il passare degli anni, si legò sempre più al nascente turismo. Le tradizionali vele al terzo, multicolori, con i simboli che richiamano l’araldica familiare o del “paron”, sono un altro elemento caratterizzante. Di questo c’è un riscontro nelle immagini che vengono proposte, come un ideale passaggio di consegne tra la marineria di ieri e quella di oggi. Significativa è la riproduzione che accompagna il mese di luglio, di una locandina del 1961 della Cooperativa Pescatori, con i volti di molti dei protagonisti dell’epoca. Il confronto, è con i volti dei pescatori e i “cozzari” di oggi, ripresi da un bel libro curato da Massimo Previato, con le foto di Mauro Foli, intitolato “Andè in mèr. Pescatori e cozzari a Cervia”, Longo Editore, Ravenna, 2019. Le vicende biografiche si intrecciano con i grandi mutamenti avvenuti negli ultimi decenni nella marineria cervese. È tramontata la pesca a strascico, praticata fino al secondo dopoguerra con le imbarcazioni dalle tipiche “vele al terzo”; successivamente caratterizzata dalla navigazione a motore. Si sono fatte strada nuove forme di attività come la “pesca da posta” e la mitilicoltura, un’esperienza quest’ultima avviata nel 1993 grazie all’intuizione di un grande personaggio come Enzo Bonaldo. Nel calendario rivive quello che è il fiore all’occhiello del Circolo Pescatori: il restauro e il recupero della barca storica “Maria” del 1949, grazie al lavoro dei volontari impegnati in passato in attività cantieristiche, che è oggi vanto ed orgoglio per attività di tipo promozionale e turistico. Un altro aspetto da ricordare è il successo che dal 2016 ottiene il gruppo dei “canterini e musicanti, denominato “Trapozal”, erede delle tradizioni musicali del Borgo Marina nei ritrovi dell’Osteria all’Orto dalla Monica o del Circolo stesso. Oggi i “Trapozal” stanno avendo un successo strepitoso con le loro esibizioni a Cervia, in varie località emiliano-romagnole, italiane ed anche straniere. Va poi sottolineato che a cura di Fiorenzo Farabegoli, con la collaborazione di Luigi (Gigi) Padoan e di Giuseppe Zannini, si sta facendo un lavoro di ricerca d’archivio sugli alberi genealogici delle famiglie dei pescatori, e sulla loro provenienza ed evoluzione. Questo lavoro si intreccia con un inquadramento storico, a cura di Renato Lombardi, con la ricerca dei soprannomi, delle vele e degli stemmi araldici delle famiglie; tutto il materiale raccolto confluirà presto in una nuovapubblicazione. Nel calendario si trovano anche dei riferimenti allo Sposalizio del Mare, lo storico evento che la tradizione fa risalire al 1445, con alcune immagini dei protagonisti del passato, con l’apice della partecipazione di Papa Giovanni Paolo II nel 1986. “Il 2020 è stato un anno pesantemente condizionato dall’emergenza causata dalla pandemia Covid-Coronavirus, l’auspico è che nel 2021”, dichiara Silvano Rovida, presidente del Circolo Pescatori, “all’insegna del motto ‘Un mare che unisce’, si possano pienamente riprendere le attività culturali, sociali dell’associazione, che sono basate su un forte nucleo di volontari attivi. Lo stessoauspicio vale per la gestione delle attività di ristorazione seguite dai soci Franco Belletti, Ornella Belletti, Lorenzo Belletti, Enea, Puntiroli e Gianluca Serafini. Nel corso dell’anno abbiamo mantenuto un positivo rapporto di collaborazione con la Cooperativa Pescatori Penso Luigi e di recente, per migliorare la qualità dell’accoglienza, sono stati effettuatisulla nostra sede importanti lavori migliorativi che hanno interessato i bagni e la cucina dell’edificio, che negli anni Cinquanta è stato Mercato all’ingrosso del pesce”.
Gabriele Zelli
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