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Salvaguardare il diritto allo studio

Documento di Prg e Giovani comunisti

Documento di Jacopo Rinaldini – Prc Cesena / Giovani Comunisti Cesena sul tema della riapertura della scuola. La nota.

Anche il Tribunale Amministrativo Regionale per l’Emilia Romagna ha bocciato il decreto del Presidente Bonaccini, il quale rinviava l’apertura delle scuole al 25 gennaio, prorogando la DAD per la totalità degli studenti fino a tale data.
Come GC, da tempo, chiediamo che le Regioni garantiscano la didattica in presenza per gli tutti gli studenti, dal momento che per molti è assolutamente impossibile accedere ai mezzi informatici e, di conseguenza, seguire normalmente le lezioni.
Le prime vittime di questo sistema sono le famiglie più povere che non riescono a vedersi garantito il diritto all’istruzione per i propri figli. Ciò non è accettabile.

Chiediamo, pertanto, che venga subito garantita la didattica in presenza, che si garantiscano, come già si doveva fare prima della pandemia, un numero di aule sufficienti per tutti gli studenti, promuovendo investimenti quali lo sblocco di fondi per l’edilizia scolastica, implementando il numero dei dispositivi individuali di protezione e installando sistemi di sanificazione degli ambienti al fine di assicurare a tutti il diritto allo studio.
Oltre a ciò, chiediamo un netto miglioramento per quanto concerne il sistema dei mezzi di trasporto per gli studenti, poiché è questa l’unica strada percorribile, al momento, per abbattere il numero dei contagi e aiutare concretamente chi risiede nelle periferie.
Nessuno deve restare indietro e il diritto allo studio va salvaguardato. La scuola, come la sanità, deve tornare ad essere il fulcro della società pure a livello regionale: ciò significa che deve avere la priorità rispetto alla dimensione produttiva. Prima il diritto allo studio e alla salute, poi tutto il resto.

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