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Le priorità per la città del futuro

Passaggio fondamentale la realizzazione del nuovo ospedale

CESENA.  Procede l’operazione nuovo ospedale. Ieri è stato affidato l’incarico per la progettazione e tutto lascia credere che sarà inaugurato entro il 2026. Per la città è un’opera importante. Il Bufalini iniziava a mostrare il peso degli anni, ma anche perché spostare l’ospedale contribuirà a rendere più ordinata la città. Soprattutto perché modificherà in modo sostanziale il traffico. E, comunque, sarà un passo fondamentale per disegnare la città del futuro. Cambiamento che va governato e che sarà inevitabile grazie anche al riutilizzo del Bufalini che rimarrà punto di riferimento del sistema di servizi socio-sanitari del nostro territorio. Potrà essere utilizzato per esigenze legate alla cura della persona ma con manifestazioni diverse, dall’utilizzo ai fini di ricerca al potenziamento dei servizi territoriali per i cittadini, al tema della necessità di dare cura, ricovero e assistenza agli anziani non autosufficienti. Ma è facile immaginare che vi saranno spostati, ad esempio, anche tutti i servizi ora in zona stazione. E, comunque, va considerato che medicina e relativa assistenza che dovranno essere riorganizzati alla luce dell’esperienza fatta nel corso della pandemia. 

Il rendering del nuovo ospedale

Ma sarà una città dove perderanno forza parole d’ordine del passato, a partire da quella parcheggi. In realtà non c’è mai stato un allarme rosso e non era giusto addebitargli i problemi del commercio. Quelli erano di altra natura e il boom dell’online li ha evidenziati alla massima potenza. Non a caso adesso la priorità diventa un’altra: aiutare aziende tradizionali con una diversa fiscalità che permetta loro di reggere l’urto e mantenere la presenza all’interno delle comunità locali. 

Inoltre ha ragione il sindaco che a “Salotto blu” (Videoregione) ha detto: “La nostra società dopo un periodo di emergenza tanto lungo sarà probabilmente diversa da quella che conoscevamo. Cambieranno abitudini, stili di vita, priorità. Penso ad esempio alla organizzazione del lavoro, ai trasporti e ai consumi”. 

Quindi le risorse finanziarie di cui il Comune disporrà andranno investite non per ripristinare un mondo che non c’è più ma per realizzare quel futuro che diviene inevitabile progettare avendo come obiettivo quello di disegnare una città più ordinata. Il che significa anche puntare su una viabilità più a misura di pedoni e ciclisti. Questo non significa demonizzare le auto, ma potenziare le scelte per evitare che le principali arterie del centro storico restino viali di attraversamento. Importanti saranno anche le scelte urbanistiche. Siccome ci sarà il consumo zero del territorio e il recupero dell’esistente sarà importante potenziare alcuni servizi nelle periferie anche per cercare di ridurre al minimo gli spostamenti.

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