Annalisa Carafa, Miss Mamma Sprint 2018
CESENA. Annalisa Carafa è mamma di tre figli: Andrea 13 anni, Alberto 16 e Alessio 23. Durante la prima parte della pandemia è stata damigella d’onore di Miss Mamma Web. Ma da tempo è legata alle manifestazioni organizzate da Paolo Teti.
Quale è stato il suo percorso nel concorso?
“L’esordio risale al 2017 e non andò male. Presi diverse fasce, ma quella che mi contraddistingue l’ho indossata nel 2018”.
Ovvero?
“Miss Mamma Sprint”.
In che cosa la rappresenta?
“Sono iperattiva e positiva”.
Come e perché si è iscritta?
“Grazie ad un’amica che mi ha parlato del concorso”.
Ha avuto esitazioni?
“Assolutamente no”.
Lo aveva già fatto?
“No, era la prima esperienza”.
Che prova di abilità ha presentato?
“Il ballo. Lo adoro è sempre stata la mia grande passione. Mi ha appassionato fin da quando ero bambina”.
A che livello è?
“Direi discreto. Vado a scuola di ballo. Ora mi dedico ai caraibici”.
Passione ereditaria?
“Più che altro direi che ho ereditato la passione per la musica. Mia nonna insegnava pianoforte e mia mamma era amante della musica classica”.
A lei che effetto fa?
“Mi scarica e mi carica allo stesso tempo. Ballando, inoltre, faccio anche esercizio fisico”.
Prima del concorso aveva sfilato?
“Una volta sola, a 14 anni”.
Cosa prova quando è sulla passerella?
“Mi piace, molto. Mi da quella sicurezza che prima non avevo. Quando posso è un’esperienza che cerco di non farmi mancare”.
In quei momenti a cosa pensa?
“Cerco di non focalizzarmi sul pubblico. Tengo la testa alta e guardo avanti”.
Cosa è la bellezza?
“Va divisa in due parti. A quella fisica non do molta importanza. E’ molto più importante quella interiore. Una scatola può essere bella, ma se è vuota quando la apri resti delusa. Naturalmente se ci fossero tutte e due sarebbe meglio”.
Quali sono i tratti distintivi del suo carattere?
“Sono una persona disponibile, fondamentalmente buona, accomodante, ho self control e non porto rancore”.
Non dica che non ha difetti.
“Forse ascolto poco. A volte dovrei farmi consigliare e quando lo faccio è tardi”.
Sogni nel cassetto?
“Mi affascina molto il mondo del cinema. Ho fatto da comparsa. Figurazioni principali e semplici. Guardo con interesse anche alla tivù. Avevo fatto una selezione per Forum, era andata bene, ma motivi di lavoro non mi hanno permesso di partecipare. Inoltre ho girato uno spot con la regia di Pupi Avati”.
Rimpanti?
“Non ho grossi rammarichi. Non ho fatto nulla di cui potermi pentire e quello è l’importante”.
Cosa altro le piacerebbe fare?
“Scrivere un libro”.
Di che genere?
“Sulla mia vita. Non autobiografico, ma romanzato tenendo conto che sono romantica e sognatrice. Poi c’è un altro desiderio”.
Di cosa si tratta?
“Andare a Parigi. Ho viaggiato poco, ma la capitale francese mi ha sempre affascinato”.
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