Per i grillini è possibile l'ennesina giravolta
CESENA. Ci sono serie possibilità che i 5Stelle votino la fiducia al governo Draghi. Per qualcuno si tratterebbe dell’ennesima giravolta dei grillini che in pochi anni non solo hanno fatto scelte imprevedibili, ma hanno cambiato il loro dna. Ma era inevitabile. Chi ha qualche conoscenza della gestione della cosa pubblica sapeva che nel momento in cui avrebbero toccato con mano il governo di qualsiasi forma di struttura sapeva che il loro approccio sarebbe completamente cambiato. Che per governare serva tantissimo pragmatismo lo disse, con un abile giro di parole, Chiara Appendino, sindaco di Torino, poco dopo la sua elezione.
Del resto un conto è governare, un altro fare opposizione. Nel secondo caso le promesse si possono sprecare, nel primo tutti i giorni bisogna far di conto con la realtà delle cose che non permette di soddisfare tutte le richieste a meno che non si vogliano sballare i conti dell’ente che si guida, con tutti gli annessi e connessi.
Tutte argomentazioni ripetute ad ogni piè sospinto, ma sistematicamente rispedite al mittente dai grillini della prima ora. Ma il loro errore non fu quello di fare un sano bagno di realismo. E’ normale che chi non conosce certi meccanismi pecchi di inesperienza e faccia promesse inapplicabili. Il vero problema fu la supponenza mostrata da molti grillini della prima ora. Ritenevano di essere in possesso del verbo e guardavano tutti dall’alto in basso.
Certo, era facile andare in piazza e urlare dei vaffa. Ed è facile immaginare che quella moltitudine di persone che si assiepavano davanti ai banchi abbia provocato una sorta di ubriacatura. Senza sapere che esiste la legge del contrappasso. E quello è un passaggio inevitabile, col quale prima o poi si deve far di conto. Momento che non ha tardato ad arrivare quando, come era stato previsto, i grillini hanno iniziato a governare.
Questo non significa che abbiano fatto tutto bene o tutto male. Alcune scelte sono condivisibili, altri assolutamente no. Come ci sono dei politici 5Stelle bravi ed altri molto meno. Una regola che non vale solo per i grillini, ma per tutti i partiti. Era valida prima, lo è adesso e lo sarà in futuro. Un monito del quale dovrebbero far tesoro i futuri astri nascenti della politica.
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