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Troppi soldi in banca

Esplodono i depositi, ma serve un'inversione di tendenza

CESENA – Continua il boom dei risparmi, fenomeno figlio dell’incertezza provocata dalla pandemia. Situazione che scoraggia gli investimenti e blocca i consumi, anche a causa delle chiusure. Sta di fatto che aumentano a dismisura i soldi depositati in banca. Lo certifica il rapporto mensile dell’Abi che per il mese di gennaio segnala una forte accelerazione nella crescita dei depositi: sono saliti dell’11,6% annuo, con un aumento in valore assoluto su base annua di circa 181 miliardi di euro, portando il totale a 1.744 miliardi. A dicembre la crescita era stata del 10,5%.

Lo scrive repubblica.it che riporta anche un’analisi di Gianfranco Torriero, vice direttore generale dell’Abi che ritiene che si debbano creare delle condizioni per avere dei finanziamenti finalizzati agli investimenti. Perché, in fondo, è quella la cruna dell’ago: solo mettendo in circolo quei soldi depositati si può dare quello choc all’economia fondamentale per far ripartire il paese. 

Al momento però sul fronte dell’erogazione di credito c’è un rallentamento nella dinamica dei prestiti bancari a famiglie e società non finanziarie: sono saliti del 4,5% contro il 5,5 del mese precedente a 1.303 miliardi di euro. Ma è probabile che il calo sia determinato anche dalla riduzione della richiesta. Quanto ai tassi, restano ai minimi storici con un livello medio sul totale dei prestiti che scende al 2,27% (2,28% il mese precedente e 6,18% prima della crisi, a fine 2007). Infinitesimale risalita, invece, per i tassi sui mutui per l’acquisto di nuove abitazioni che passano da 1,25 a 1,27 per cento. Questi ultimi restano bassissimi e sarebbero una vera e propria manna per chi ha intenzione di acquistare una casa di proprietà. In pratica il mutuo sarebbe quasi a costo zero il che significa dover restituire la cifra ottenuta. Potrebbe essere una delle molle per la la ripresa di quel mercato immobiliare che è fermo ormai da troppo tempo.

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