Il quattro marzo si terrà l'assemblea che eleggerà Lorenzo Plumari
CESENA. Lorenzo Plumari sarà il nuovo segretario del Pd di Cesena. Questa settimana la sua relazione sarà presentata ai circoli, poi il quattro marzo, si terrà l’assemblea elettiva.Tutto avverrà online. Visto il periodo che stiamo vivendo è inevitabile. Plumari è un giovane. E’ laureato in Scienze internazionali e Diplomatiche e iscritto al corso di Laurea specialistica in Mass media e politica. Sta preparando la tesi su “La figura di Pietro Barcellona”, deputato e studioso che nel suo percorso sociologico ha esaminato il rapporto tra l’uomo e la tecnologia. Plumari era capogruppo in Consiglio comunale, incarico che ha lasciato dopo essersi candidato alla segreteria. E’ l’unico candidato.
In politica uno dei temi sempre d’attualità è il ricambio generazionale. Come è la situazione nel Pd di Cesena?
“Possiamo essere soddisfatti. Abbiamo i giovani democratici che sono molto attivi anche grazie all’ottimo lavoro che sta facendo Mauro Manzo, il segretario. Ma anche al mio fianco ce ne sono tanti, a partire da Filippo Rossini, nuovo capogruppo”.
E’ facile o difficile coinvolgere i giovani?
“Rispetto al passato penso sia più difficile. Una volta era spontaneo attivarsi. Adesso la situazione è diversa. I ragazzi sono attivi sui social e pensano di essere in prima linea, ma la politica è ben altro”.
Quindi?
“Ora è il partito che deve essere coinvolgente nei confronti dei giovani. I social non bastano. La cosa più bella è stare tra la gente. Il rapporto umano è fondamentale”.
Qual è il suo giudizio di Cesena?
“Credo sia una città dove si vive bene”.
Va precisato che lei è di parte. Quindi il giudizio potrebbe non essere del tutto obiettivo.
“Penso lo sia. Che i città si viva bene è sotto gli occhi di tutti. Poi ritengo buono il comportamento dell’amministrazione comunale a partire dall’impegno nelle piccole cose”.
Per il futuro cosa ci aspetta?
“Non possiamo stare fermi. Serve una passo in avanti allargando gli orizzonti. In questo senso abbiamo due priorità: nuovo ospedale e bicipolitana”.
Perché?
“La ricostruzione del paese deve partire da due punti fermi: sanità pubblica e mobilità sostenibile. Per fortuna su questi due grandi temi noi li avevamo già impostati, quindi si tratta di portare a regime i progetti”.
Come sarà il dopo Covid?
“Penso sia tutto da disegnare”.
Quindi avete davanti un foglio bianco?
“E’ così. Ed abbiamo anche una grande responsabilità”.
Quale?
“E’ il momento di osare. Dobbiamo accompagnare la comunità ad attraversare il disordine per trovare un nuovo ordine. Del resto, la politica non deve farsi indirizzare, ma indirizzare”.
La politica è in continuo movimento. In questo momento in modo particolare. A Cesena il sindaco è stato appoggiato da una coalizione ampia. Come sono i rapporti tra alleati?
“Molto buoni. C’è un rapporto costante di collaborazione anche con chi non è in Consiglio comunale. Lavoriamo su un’idea di città che non sia solo quella del Pd, ma della maggioranza”.
Anche con Cesena 2024?
“Certo, con loro, che sono in Assise, il rapporto è quotidiano e positivo. Ci sono tutte le condizioni per proseguire anche in futuro”.
Con i 5Stelle come vanno le cose?
“Nel momento in cui c’è stata una vicinanza a livello nazionale a Cesena hanno sprecato l’occasione di aprire un dialogo col centrosinistra forse perché erano troppo legati al mandato precedente”.
Con Cesena Siamo Noi come vanno le cose?
“C’è un ottimo rapporto. E’ innegabile che su tante tematiche ci sia vicinanza. In più di un caso abbiamo agito con degli emendamenti”.
E’ ipotizzabile un’alleanza?
“Di certo la collaborazione proficua potrà continuare. Però è presto per parlare di qualcosa di più”.
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