Interviene Cesare Soldati, presidente Confesercenti: "Le nostre preoccupazioni certificate dal rapporto 2021 dell’Istat"
CESENA. Lo ha detto e ripetuto. Ed ora lo conferma dopo che l’Istat ha certificato quello che lui sostiene da tempo. Cesare Soldati, presidente della Confesercenti del Cesenate, è preoccupato per la tenuta delle imprese. Questo l’intervento.
L’Istat ha pubblicato il suo rapporto 2021 sulla competitività dei settori produttivi, e come Confesercenti vediamo confermate le nostre preoccupazioni sulla tenuta del sistema produttivo italiano e quindi anche locale. Per l’Istat, che è il nostro istituto nazionale di statistica solo l’11% delle imprese è classificato come solido, mentre il 45% appare strutturalmente a rischio e il 44%, pur resistendo, risulta comunque fragile.
La paralisi dei viaggi ha massacrato tutte le attività legate al mondo del turismo, con punte del 73% di agenzie di viaggio a rischio chiusura. Le imprese di intrattenimento o dell’arte sono invece in pericolo nella misura del 60% mentre nel mondo della ristorazione la percentuale è di poco inferiore (55%).
La crisi ha colpito soprattutto le imprese piccole e piccolissime, che hanno subito il crollo della domanda interna e hanno molte problematiche legate alla liquidità. Questo è anche frutto di mancati o inadeguati sostegni per imprese che, occorre ricordare, sono in grande difficoltà a causa dei lunghi periodi di chiusura, a cui sono state costrette dalla crisi sanitaria. Questa terza ondata di pandemia è durissima per la nostra economia e la politica non può continuare a rimandare seri provvedimenti di sostegno e soprattutto occorre programmare la riapertura delle attività. È ormai chiaro a tutti che riusciremo ad uscire da questa crisi solamente se potremo riprendere a lavorare.
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