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È partita “Radici 2020”

COTIGNOLA. È partita la sesta edizione della rassegna Radici, quattro anteprime nate dall’intersezione tra quattro diversi progetti musicali e una selezione di materiale fotografico e video prodotto dal collettivo Cesura. Il medesimo video per quattro differenti set musicali.

Cesura è un gruppo di fotografi uniti dall’intento di creare una forza indipendente e autonoma nel panorama della fotografia internazionale.

Il video, prodotto per l’occasione, è un condensato del lavoro che diversi membri del collettivo hanno prodotto durante il lockdown, già sintetizzato in una mostra intitolata “Interludio”, che ha avuto luogo durante l’ultima edizione del festival di fotografia “SI Fest” a Savignano sul Rubicone. 

INTERLUDIO

“Fig. letter. Intermezzo, breve serie di fatti che costituisce una parentesi, un’interruzione, un diversivo nel normale andamento delle cose”


Dopo le suggestioni musicali di Arianna Pasini + Mondoriviera, il secondo appuntamento è domenica 23 maggio alle 20  con Stefano Pilia

Chitarrista e compositore elettroacustico nato a Genova. Il suo lavoro prende corpo a partire dalla pratica esecutiva strumentale e attorno ai processi di registrazione e produzione. Interessato alle proprietà sinestetiche del suono e alle sue relazioni con lo spazio, il tempo e la memoria, Pilia porta avanti una ricerca sempre tesa all’esperienza sonora come possibilità di indagine filosofica e creativa.


Il terzo appuntamentoè venerdì 28 maggio alle 20  con Luca Cavina + Simone Cavina

Nel rapporto tra fratelli coesistono due elementi potenzialmente conflittuali: il legame (di sangue) e la differenza. La dialettica tra prossimità e distanza verrà esplorata nel tentativo di connettere suono e immagine, scrittura e improvvisazione, realtà e percezione. Un ponte tra mondi distinti, indissolubilmente legati tra loro.


Il quarto e ultimo appuntamento è venerdì 4 giugno alle 20 con Giovanni Lami

Come il fumo di una pira che avvolgesse la strada lievemente … Donne e uomini si tenevano a braccetto. Più che per un impulso, quasi fossero costretti dalla consuetudine di una nuova epoca simile a una ferita in un corpo umano. Tutto combaciava, sebbene non si capisse dove e che cosa. L’ombra di un gatto che correva su un tetto invernale.

Un suicida che dopo aver ingerito barbiturici pareva addormentato al sole che entrava da una porta a vetri cigolante per il vento. Lucidi frammenti di ceramiche a buon mercato sparsi davanti a un negozio di vasellame dopo l’urto con una jeep. Canzoni intonate da un corteo in marcia. (…)

Yukio Mishima – Una stanza chiusa a chiave

L’ambiente come elemento cardine. Ciò che ci circonda o che tentiamo di evitare crea le influenze più grandi, nella società e nell’intimo influenza ininterrottamente la nostra autobiografia. L’ambiente come parte essenziale del processo, non solo creativo, una presa di coscienza che porta a riconsiderare dettagli minimi, errori e scarti.

Ancora posti disponibili per tutti gli appuntamenti, che sono al teatro Binario, in viale Vassura 20 a Cotignola.

Ingresso gratuito | prenotazione obbligatoria  ai numeri  0545 908826/71 e 339 8310504 dalle 9 alle 13 mail: eventi@comune.cotignola.ra.it

Sarà inoltre allestito dalle ore 18 alle 21, presso l’area esterna del Teatro Binario, un angolo aperitivo per gustare deliziosi cocktail a cura di Cotignola Invita .

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