Mi unisco al coro di quanti piangono sinceramente la scomparsa di Tebe Fabbri, alla quale mi univa da oltre 30 anni una collaborazione a favore delle associazioni di volontariato di cui faceva parte. Tebe Fabbri è da considerare un esempio di come si pratica il volontariato nei confronti dei più bisognosi e dei cittadini extracomunitari in difficoltà, non a parole ma nei fatti tutti i giorni. Non solo, sapeva coniugare perfettamente l’impegno in ambiti diversi con totale naturalezza, dall’Avis al Comitato per la lotta contro la fame nel mondo, da quello a favore del forlivese Andrea Francia, che opera in Guatemala perseguendo il progetto “Città della Felicità”, a quello per l’Unitalsi.
Fin da ora, in qualità di presidente del Comitato per la Messa dell’Artista, faccio presente che Tebe Fabbri sarà ricordata in occasione della prossima celebrazione della funzione religiosa, prevista per il 2 novembre in San Mercuriale, come operatrice culturale nel campo della solidarietà e della sussidiarietà.
Gabriele Zelli
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