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A Cesena firme e fiaccolata per salvare i profughi nella foresta

Premiato l'impegno di Gian Paolo Castagnoli

CESENA. Complimenti a Gian Paolo Castagnoli. Il suo impegno per quello che sta succedendo al confine fra Polizia e Bielorussia ha portato ad un primo risultato concreto: la mobilitazione di Cesena. Questo il post che ha pubblicato su Facebook. 

Grazie alla sensibilità e all’impegno di tante persone, che in questi giorni si sono mobilitate capendo che certe cose sono inaccettabili a prescindere da dove accadono e nel nostro piccolo non possiamo girare la testa dall’altra parte, si sta muovendo qualcosa per reclamare un briciolo di umanità nella gestione della tragedia che si sta consumando alla frontiera tra Bielorussia e Polonia.

Sul Corriere di Romagna di oggi ho fatto il punto su tre modi in cui ci si sta attivando qui a Cesena.

So che è una goccia nell’Oceano e so anche che le sofferenze di quelle persone bloccate nella foresta sono le stesse vissute da tante altre in ogni angolo di questo mondo violento e cinico, come i migranti che stanno morendo in queste ore cercando di attraversare il canale della Manica nel tentativo di raggiungere l’Inghilterra. Ma da qualche parte bisogna pure cominciare. In questi tempi segnati da un’indifferenza e da egoismi dilaganti, credo che sia già un piccolo miracolo il fatto che nella mia città centinaia di persone si stiano prendendo a cuore la sorte di altri esseri umani in difficoltà. È un passo verso la comprensione di una grande verità: o ci si salva tutti assieme o non si salva nessuno e non potremo mai dirci liberi finché non sarà libertà per tutti, perché “o i diritti sono di tutti oppure chiamateli privilegi”, come diceva Gino Strada.

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