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Serve un’informazione di qualità

Per arginare le fake news

CESENA. Investire su un tipo di informazione certificata, per arginare le fake news che fanno danno sempre ma sono più gravi quando si parla della salute dei cittadini. Pensieri e parole sono di Giuseppe Moles, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’informazione e all’editoria. Che poi ha aggiunto: “Abbiamo bisogno di mantenere alta l’attenzione sull’informazione locale. Il cittadino si interessa si delle notizie nazionali, ma vuole essere informato sulle notizie della sua provincia e regione. C’è la voglia e esigenza di informarsi, ci siamo informati dappertutto con notizie contraddittorie, non deve esserci incertezza delle fonti, solo così possiamo arginare fenomeno fake news. Le fake, purtroppo, non si fermano ai confini nazionali. Ma con una informazione certificata possiamo formare opinione corretta”.

Finalmente, verrebbe da dire, dalla politica arrivano segnali importanti per il giornalismo. Ce ne era bisogno dopo i guasti provocati dai grillini che non sapevano, o fingevano di non sapere, che un’informazione di qualità. Perché un conto è scrivere un post su Facebook, un altro pubblicare un articolo in un organo di stampa. Nel primo caso si dà libero sfogo al pensiero del momento senza fare quelle verifiche (necessarie e costose) che sono l’abc per chi svolge la professione giornalistica.

Bene, dunque, l’impegno dell’esponente del governo con la speranza che non sia troppo tardi. Perché l’editoria vive un momento molto delicato. Il problema principale è il calo di ricavi. E, senza lilleri non si lallera. Il tutto rischiando di ridurre la qualità dell’informazione. I giornali, soprattutto i quotidiani, stanno diventando catene di montaggio. Cosa che non va bene. 

Altra direzione nella quale muoversi è il coinvolgimento dei giovani. I ragazzi ormai si informano solo sui social, con tutti i rischi che questo comporta. L’esempio forse più lampante viene dalla pandemia. Sui social circolavano informazioni contraddittorie, spesso improvvisate, figlie del passaparola, senza certezza delle fonti e determinando così vari problemi di fake news.

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