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Come si giudica un assessore?

Domanda che nasce spontanea dopo una buona fetta di legislatura

CESENA. Ne “La leva calcistica della classe ‘68”, Francesco De Gregori ad un certo punto canta “….Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”. 

Ma da quali particolari, invece, si giudica un assessore?

È la domanda che sorge spontanea sull’assessore alla Cultura del Comune di Cesena Carlo Verona, a chi ha letto la notizia che il Festival di Radio Rai 3 nel 2022 non si svolgerà più a Cesena, ma a Ravenna. E non basta giustificare la sconfitta, come ha fatto Verona, dicendo “però resta in Romagna”. Infatti si tratta della seconda grande manifestazione che se ne va da Cesena in due anni, dopo che anche Imaginaction, Festival dei video clip musicali, si è trasferito a Forlì.

È giusto ricordarlo, grazie a Imaginaction, nel 2017 e nel 2018, a Cesena sono arrivati personaggi come Sting è come Mark Knopfler, oltre a tantissimi cantanti italiani di primo livello. Con il Festival di Rai Radio 3, invece, nel 2018 e 2019 dalla nostra città sono passati, tra gli altri, Francesco Guccini, Stefano Bollani, Paola Cortellesi, Neri Marcorè, Massimo Cacciari, Marco Malvaldi, Ascanio Celestini.

Che l’assessore alla Cultura del Comune di Cesena non si ponga il problema, non è bello. Neppure per il suo predecessore, Christian Castorri, che fu il protagonista di tanti eventi, compresi i due festival, sempre rimanendo dietro le quinte e lasciando spesso il palcoscenico al sindaco Lucchi.

Perché se è vero che un calciatore non si giudica dai particolari, almeno dagli eventi che danno orgoglio, identità, forza a una città, un assessore si può provare a giudicarlo. 

E su questo Verona può fare meglio di quel che ha fatto dopo che il sindaco Lattuca l’ha scelto come assessore.

Non riuscirà, forse, a riportare i due grandi Festival persi a Cesena ma, se vuole lasciare il segno, qualcosa si inventi. Altrimenti Cesena dovrà accontentarsi di rispondere alle inevitabili interpellanze delle opposizioni (per averne una piccola anticipazione basterebbe rileggersi cosa disse il centrodestra forlivese quando Cesena scippó a Forlì il Festival di Rai Radio 3). Anche guardando con invidia ai grandi eventi di Ravenna, Forlì, Rimini.

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