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Ermanna Montanari presenta “L’abbaglio del tempo”

RAVENNA. La fondatrice del Teatro delle Albe Ermanna Montanari è ospite mercoledì 16 febbraio (ore 18) della rassegna letteraria Il tempo ritrovato, ideata e diretta da Matteo Cavezzali, dove, in dialogo con Marco Belpoliti, presenterà il suo nuovo romanzo. L’abbaglio del tempo (con i testi in prefazione di Marco Belpoliti e Igort) è il secondo affondo di Montanari sulla natia Campiano, dopo le Miniature Campianesi del 2017 (Oblomov Edizioni).

«Il mio quotidiano è segnato dall’essere, fondamentalmente, un’attrice, e nonostante abbia realizzato negli anni scene e costumi, ideazioni e regie, è il palco il magnete: i giorni di spettacolo – dice Ermanna Montanari – sono per me liturgie sacre, tutta l’energia diurna è orientata verso la notte, verso quel buio illuminato dalla luce artificiale dei riflettori». Il tempo della scrittura è invece un tempo “altro”, è un tempo che irrompe, che attende la condizione opportuna per manifestarsi. Così è stato negli anni Novanta per Rosvita e nel 2017 per le Miniature campianesi. E così è avvenuto nel marzo 2020, quando una pandemia ha colpito il mondo intero: chiusi i teatri, pressoché annullata la vita sociale, Ermanna Montanari si è trovata a confrontarsi ancora con quel mondo della sua infanzia che è Campiano, «sull’orlo di quel pozzo che è la memoria». Sono così scaturiti 28 nuovi racconti che aumentano e arricchiscono in L’abbaglio del tempo le Miniature campianesi edite da Oblomov: «come se per fermarsi – spiega Montanari – e volgere lo sguardo indietro, fosse necessario un colpo del destino, una decisione dell’altrove. Fermare il tempo, o accettare il fatto che si arresti, per non farsene abbagliare, mi sembra stia qui, per quel che mi riguarda, l’origine della scrittura».

L’abbaglio del tempo è il romanzo vero che racconta «la bellezza affettiva d’un luogo inventato», il libro dei segreti con cui Ermanna Montanari svela il suo, il nostro, luogo dell’anima.

«Si sa quando si entra in questo libro, ma non si sa quando se ne esce, perché sono racconti che penetrano nelle ossa e dimorano dentro di te». Igort

«La grandezza di questo libro non sta solo nella lingua con cui è scritta, lingua dura e pastosa insieme, secca e morbida, una lingua essenziale, eppure elegante e forbita, ma nel modo in cui Ermanna Montanari racconta il suo Paradiso, che è anche il suo Inferno». Marco Belpoliti

Ermanna Montanari. Attrice, autrice, scenografa e fondatrice insieme a Marco Martinelli del Teatro delle Albe, conduce un personale percorso di ricerca vocale all’interno della compagnia per il quale ha ricevuto numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali, tra cui sette premi Ubu, il Golden Laurel al Mess di Sarajevo, il premio Lo Straniero dedicato “alla memoria di Carmelo Bene”, il premio Eleonora Duse, il premio dell’Associazione Nazionale Critici e dell’International Fadjir Festival di Teheran. Nel 2011 ha assunto la direzione artistica del Festival Internazionale di Santarcangelo. Ha realizzato vari cd musicali insieme al compositore Luigi Ceccarelli, tra cui nel 2020 Fedeli d’Amore edito da Stradivarius. Nel 2021 ha fondato la scuola di vocalità MALAGOLA, insieme a Enrico Pitozzi. Ha pubblicato su riviste come “Lapis”, “Riga”, “Il semplice”, “The Open Page”, “Lo Straniero”, “Culture teatrali”, “doppiozero”, “Teatro e Storia”. Tra i suoi libri, ricordiamo Jarry 2000, Suburbia. Molti Ubu in giro per il pianeta, Primavera eretica, Rosvita, Miniature campianesi, Cellula.

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