Il post di Gian Paolo Castagnoli, giornalista cesenate
CESENA. Alla fine lo ha fatto. Putin ha autorizzato l’invasione dell’Ucraina. Ma non solo, ha anche minacciato chiunque difenderà Kiev. Questa l’analisi di Gian Paolo Castagnoli, giornalista cesenate.
Gran brutto risveglio con una guerra decisa da mesi senza che nessuno abbia mosso un dito per evitarla. Le colpe sono tante ma vanno messe in fila. E la prima e imperdonabile colpa di quello che sta accadendo è di un uomo pazzo, cinico, violento e bugiardo. È difficile trovare tutte queste caratteristiche riunite in una sola persona. Un vero pericolo per tutta l’umanità.
Ora si faccia di tutto per limitare una catastrofe che è già in atto. Ma anche per frenare il delirio di chi – non dimentichiamolo – ha in mano i codici dei missili nucleari. Sia chiaro che una risposta militare non può essere un’opzione da prendere in considerazione. Ma non si può neppure stare a guardare passivamente. E allora restano solo due strade da percorrere: sul piano diplomatico, sanzioni ben più dure di quelle annunciate, consapevoli che l’impatto economico sarà pesantissimo per tutti, a partire dall’Europa ma che a questo punto, a cui non dovevamo arrivare ma siamo arrivati, è l’unico strumento rimasto; e poi una mobilitazione di massa della società civile su scala internazionale e in ogni città, come si fece in altri periodi bui del Novecento, per dire che i popoli non accettano di essere mandati al macello e che le relazioni internazionali possono continuare a essere basate su minacce e bombe.
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