Storia delle eccellenze italiane
CESENA. Entra nel vivo la produzione e commercializzazione degli asparagi, una verdura tipicamente primaverile, coltivata in diverse zone d’Italia. Tutti gli aspetti dell’asparago sono stati indagati durante la quarta puntata del format “Dal campo alla tavola” andata in onda sabato scorso (26 marzo) su 7Gold. Ospiti in studio, coordinati dal giornalista Cristiano Riciputi, Sandro Colombi direttore di Lambo Seeds e Luciano Trentini esperto ortofrutticolo.
“Nel mondo si coltivano 270mila ettari di asparagi – ha esordito Trentini – di cui 50mila in Cina e 65mila in Europa, il cui primo produttore è la Germania. In Italia ne abbiamo circa 9500 ettari di cui il 50% in Puglia e il 20% in Veneto. Sulla tipologia nel nostro Paese circa l’80% sono asparagi verdi, 20% sono bianchi con una piccola percentuale dei violetti. In America, le due principali nazioni produttrici sono Perù e Messico, zone della quali provengono quelli che consumiamo nel periodo invernale”.
Anche in questa puntata vi sono stati diversi interventi esterni fra cui quello di Marcello Sbrighi direttore del Coviro di Cervia. “Produciamo zampe di asparago che poi vendiamo per lo più in Italia, ma una quota anche all’estero. Abbiamo messo a punto una macchina per l’estirpazione delle zampe basandoci su una tecnologia usata per il pomodoro da industria. In media produciamo 3 milioni di zampe d’asparago l’anno.
Dalla Romagna alla Lombardia. Un servizio esterno ha acceso i riflettori sulle serre a protezione dell’asparago, in particolare le proposte dell’azienda Lucchini di Guidizzolo (Mantova). “Serre semplici, modulabili, resistenti agli agenti atmosferici anche quelli più severi: ecco le caratteristiche delle nostre serre utilizzabili anche per l’asparago” ha commentato Matteo Lucchini. “E con le serre in certe zone si può anticipare la raccolta anche di un mese”, ha precisato Trentini.
Sandro Colombi, direttore Lamboseeds, ha ricordato come l’azienda sementiera ha investito molto sulla ricerca varietale. “negli ultimi anni abbiamo investito al fine di selezionare varietà dal sapore caratteristico. Ora il prossimo step è quello di allungare il calendario produttivo”.
Due contributi esterni provenivano dall’Azienda Castello, in provincia di Padova. In campo e poi in stabilimento i telespettatori hanno potuto vedere il ciclo dell’asparago bianco che, dalle bine rialzate e con raccolta a mano, finiscono poi nei banchi del supermercato nel giro di 24 ore. “L’asparago è una coltura che necessita di tantissima esperienza e manualità – ha spiegato Roberto Castello – ed è per questo che ha un costo maggiore rispetto a tante altre verdure. Noi abbiamo tutte le tipologie di coltivazione, anche quelle in serra con riscaldamento tramite biogas, così da non impattare sul bilancio ecologico ma avere comunque un prodotto anticipato e di qualità. Mediamente lavoriamo 15 tonnellate di asparago, con punte fino a 30 nei momenti di massima produzione”.
Lo chef Mauro Spadoni ha presentato il proprio libro “In punta di asparago” e poi ha eseguito una ricetta usando come materie prime questa verdura e il guanciale.
Queste le date e i titoli delle prossime puntate in onda alle ore 11 del mattino su 7Gold
Il 9 aprile occhi puntati sul pomodoro con “E’ il sapore che fa la differenza”. Il 23 aprile si torna in Sicilia e si parlerà di “Nutrimovimento” (sinergia tra nutrizione a Km.0 e movimento) mentre il 14 maggio le telecamere di 7Gold si accenderanno su “Le verdure di Romagna”. A fine mese, il 28 maggio, spazio alle angurie con “La dolce passione di grandi e piccoli” per poi proseguire l’11 giugno ancora dalla Sicilia con “I frutti del vulcano” (fico d’India e ciliegie dell’Etna). Ultimo appuntamento il 25 giugno con una puntata dedicata alla sostenibilità.
Qui la puntata: https://www.youtube.com/watch?v=osmZkvfn9PU
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