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Ccr, Fabbri contesta il Cda

Sull'assemblea dei soci

CESENA. Continua a tenere banco il dibattito sul Credito Cooperativo Romagnolo. Per il 5 maggio è convocata l’assemblea dei soci. Davide Fabbri contesta la metodologia scelta dal Cda: assenza di presenza fisica. Questa la nota.

Solitamente gli amministratori delle banche fanno scelte banali, scontate e prevedibili. Quello che vi sto per raccontare, non ha nulla di sorprendente. Al fine di evitare prevedibili discussioni e conflitti animati coi Soci della banca Credito Cooperativo Romagnolo, il cda di tale istituto di credito cooperativo ha deciso di avvalersi di una facoltà stabilita dalla normativa sulla pandemia da Covid 19: ha convocato l‘Assemblea dei Soci il 5 maggio 2022 alle ore 9 senza prevedere la presenza fisica dei Soci, bensì tramite il conferimento di delega al Rappresentante Designato (un notaio). Tale decisione non mi sorprende, resta il fatto che sia letteralmente scandalosa, poiché una Assemblea dei Soci a maggio in presenza poteva essere tranquillamente convocata in sicurezza, tutelando la salute degli intervenuti facendo utilizzare mascherine FFP2 e distanziamento fisico dei Soci. Diversi di loro avrebbero voluto porre diverse domande all‘attuale dirigenza della banca, guardando gli amministratori negli occhi, al fine di chiarire l‘evento eccezionale di febbraio scorso: le dimissioni in blocco dell‘intero collegio sindacale (compresi i supplenti) e di ben quattro membri del cda (compreso il vicepresidente). Questo evento straordinario avrebbe meritato un attento approfondimento in Assemblea dei Soci, non semplici rassicurazioni da parte dei vertici della banca. 

L‘Assemblea dei Soci di maggio è molto importante poiché servirà ad approvare il bilancio di esercizio della banca del 2021 e servirà ad eleggere le cariche sociali triennali dell‘istituto bancario con sede legale a Cesena in viale Bovio, banca nata nel 2016 da una aggregazione di Banca di Cesena e BCC di Gatteo. 

Su undici membri del cda, ben quattro hanno recentemente rassegnato le dimissioni, e più precisamente: 

• il vicepresidente Giancarlo Babbi, ex  numero due del presidente Valter Baraghini;

• i membri del cda Roberto Bernabini (aveva la delega ai controlli interni), Marco Gardini (imprenditore), Jenny Lucchi (avvocato). 

Clamorose poi le dimissioni in blocco dell‘intero collegio sindacale, che era così composto: 

• presidente Marco Vicini, sindaci effettivi Donatella Scarpellini e Nicoletta Giorgetti, sindaci supplenti Matteo Poletti e Massimiliano Graffiedi. 

Credito Cooperativo Romagnolo è una delle 132 banche di Credito Cooperativo affiliate al Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea. Tale capogruppo nazionale Iccrea Banca (che esercita anche funzioni di vigilanza e controllo su Credito Cooperativo Romagnolo) ha chiesto di nominare nel cda della banca un proprio avvocato di fiducia: in data 26 febbraio 2022 è stato nominato l’avvocato Marco Pistritto, cooptato in cda per via extra-assembleare. L’avvocato Marco Pistritto è persona nota alle cronache bancarie: ha svolto incarichi importanti nell’ufficio legale della Federazione veneta delle BCC, è professore di diritto bancario e commerciale ed è responsabile del Presidio territoriale di Padova di Iccrea Banca da cui controlla l’attività di tutte le BCC confederate del Veneto. Marco Pistritto a novembre scorso è stato inviato da Iccrea Banca all’istituto di credito cooperativo Cereabanca (nel veronese). 

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