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Andrea Santangelo racconta la Linea Gotica

RAVENNA. Venerdì 22 aprile, alle 18, nella sala D’Attorre di Casa Melandri, in via Ponte Marino 2, Andrea Santangelo presenterà il suo libro “Andare per la Linea Gotica” edito da Il Mulino. Interverrà Alessandro Luparini, direttore della biblioteca di Storia Contemporanea Alfredo Oriani e presenterà come di consueto Anna De Lutiis.

La grande muraglia italiana La Linea Gotica – l’articolato sistema difensivo tedesco che sbarrò agli eserciti alleati provenienti dal Sud l’accesso alla pianura padana – fu teatro, tra la primavera del 1944 e l’estate del 1945, di immani tragedie belliche. Dei 320 km di muraglia che partivano da Pesaro e finivano a Marina di Massa, vengono suggeriti cinque itinerari condotti seguendo la cronologia degli eventi. Dalla grande battaglia per Rimini alla strana guerra nelle aree umide del ravennate e del ferrarese; dai cruenti combattimenti per la liberazione del bolognese e dell’imolese alla Garfagnana, zona dell’ultima offensiva tedesca e fascista, per giungere infine al ricordo delle terribili stragi nazifasciste di Sant’Anna di Stazzema e Monte Sole. Arricchito da testimonianze storiche di coloro che ne serbano ancora un vivo ricordo, il volume è un ideale viatico anche per chi intende intraprendere il cammino in uno dei più affascinanti paesaggi appenninici, prodigo, tra l’altro, di qualità storico-naturalistiche ed enogastronomiche.

Quei 320 chilometri fortificati furono teatro di aspri combattimenti e di stragi efferate da parte dei nazifascisti, che infierirono sulla popolazione civile. A distanza di anni la memoria di quegli avvenimenti non si affievolisce. Al contrario, è alimentata da una ricca pubblicistica che aiuta a ricordare.

Andrea Santangelo, archeologo e storico militare, in 160 pagine ne disegna l’intero percorso, da Rimini a Marzabotto, Monte Sole e Sant’Anna di Stazzema, con capitoli dedicati alle tappe di Ravenna, al corso del Po, a Bologna e al settore centrale della Gotica, alla Garfagnana e alle Apuane. Il racconto di Santangelo è molto accurato e ricco di dati sulle forze in campo in quei nove mesi di sangue. Anche per quei loro ricordi, e per le numerose altre testimonianze raccolte, il libro di Santangelo è prezioso: perché riesce a dare qualche ragione in più per visitare quei luoghi e non dimenticare. Laureato in storia antica, ha collaborato a vari cantieri di scavo archeologico tra Romagna e Marche. Ha diretto alcune collane editoriali e ha curato le schede tecniche dei 30 volumi della collana Grandangolo Le Guerre nella Storia edita dal Corriere della Sera. Nell’ambito della storia militare ha collaborato con riviste di settore ed è stato relatore di convegni e conferenze in diversi contesti di divulgazione storica, tra cui il Festival del Medioevo di Gubbio e il Festival del Mondo Antico di Rimini. Le sue opere trattano principalmente di storia militare e delle vite di personaggi storici. Argomenti ricorrenti sono la seconda guerra mondiale in Africa e sulla Linea Gotica, la prima guerra mondiale e la storia militare del Rinascimento che nel 2018 lo ha visto anche esporre il campo di battaglia di Fornovo su Rai Storia in una delle puntate di Passato e presente, quella dedicata alla discesa di Carlo VIII di Francia in Italia. Nel 2018 con il suo libro L’Italia va alla guerra (Longanesi) ha vinto il Premio Cerruglio, premio letterario nazionale di saggistica d’attualità, per la sezione ‘Storia’.

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