Sos al congresso Uil, si teme possa essere l'anticamera della privatizzazione
CESENA. Allarme rosso nella sanità. E’ stato lanciato da Giuliano Zignani, segretario generale regionale Uil, nel corso del sesto congresso della Uil Fpl. E’ stato messo sotto la lente di ingrandimento il sotto finanziamento del sistema sanitario nazionale per via dei tagli subiti dalla Sanità Pubblica negli ultimi 20 anni. Una situazione che è la prima causa della cronica e strutturale carenza di personale all’interno dei nostri ospedali. Una situazione che il congresso teme possa essere l’anticamera della privatizzazione della Sanità Pubblica, bene prioritario e di eccellenza della Regione Emilia Romagna.
Il congresso (il sesto) si è tenuto mercoledì scorso a Gambettola ed ha visto la rielezione di Paolo Manzelli in qualità di segretario generale della categoria.Erano presenti anche Marcello Borghetti, segretario di Cesena, e Paolo Palmarini, segretario regionale. Si è molto dibattuto sul futuro del Territorio Cesenate e delle Prospettive di crescita professionale dei lavoratori di sanità, enti locali e del socio-sanitario.
Ribadita poi la necessità di una “idea di Società” diversa che rimetta al centro le persone e il loro valore. Perciò è stata rilanciata la necessità di lavorare per riaffermare una nuova idea di Paese in cui vi sia una equa redistribuzione della ricchezza anche in ragione delle rivendicazioni portate avanti con lo sciopero dello scorso 16 dicembre. Il congresso ha messo al centro del dibattito anche la necessità di un vero e concreto rinnovo del contratto Nazionale di lavoro per i dipendenti della sanità e delle autonomie locali che riconosca loro il giusto valore dimostrato in questi durissimi anni di pandemia.
Infine, tutti i delegati hanno richiesto attenzione ad una maggiore qualificazione professionale e notevole miglioramento da garantire alle retribuzioni e alle tutele dei dipendenti della sanità privata e delle cooperative sociali. Nella qualificazione professionale, nell’incremento delle retribuzioni di tutti i lavoratori del settore pubblico e del privato sociale e nell’apertura di un confronto con tutti i soggetti istituzionali, la Uil ha individuato i propri obiettivi per i prossimi quattro anni. Infine, il congresso, prima di sciogliersi, ha rilanciato il pieno sostegno a coloro che oggi combattono per rivendicare la propria indipendenza da una assurda e ingiustificabile invasione.
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