Per una radicale opera di riqualificazione
CESENA. Immaginare il futuro della zona Stazione. Nell’ambito del progetto Kairòs e in collaborazione con il dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna, questa mattina, presso piazzale Aldo Moro, l’Amministrazione comunale ha organizzato l’iniziativa “#STAZIONIAMO – un muro dei desideri per ripensare insieme l’area della stazione”, rivolta a studenti, docenti e personale scolastico dei plessi presenti in zona e a ridosso della ferrovia, che nel corso del flashmob hanno condiviso desideri, bisogni, idee sull’area della stazione.
“Nei prossimi anni – commenta l’assessora all’Università Francesca Lucchi – la Stazione ferroviaria sarà al centro di una radicale opera di riqualificazione programmata al fine di ridurne il degrado e incrementare la presenza di attività, muovendosi in continuità con altre azioni già intraprese: un primo intervento riguarderà gli spazi, nello specifico piazzale delle corriere, piazzale Karl Marx e l’ex deposito merci di RFI. Proprio in vista dell’avvio di questo importante percorso di rigenerazione urbana, nel corso della mattinata, insieme agli studenti, che di questa parte di città sono i principali utenti, abbiamo provato a immaginare il nuovo volto di questi spazi, anche in relazione ai servizi e alle nuove infrastrutture”.
L’idea prende avvio nell’ambito di una delle azioni proposte nello Integrated Action Plan del progetto europeo Kairòs nella zona della Stazione. Grazie a un accordo di collaborazione stipulato con l’UNIBO, nei prossimi mesi, in corrispondenza dei licei “Alpi” e “Righi”, saranno progettate e realizzate alcune azioni di urbanismo tattico. Il progetto Kairòs tiene a valorizzare il ruolo delle scuole nel processo di trasformazione che coinvolgerà l’intero comparto della stazione nei prossimi anni, attraverso progetti di pedonalizzazione, mobilità sostenibile e interventi di micro-rigenerazione urbana, da sperimentare anche con pratiche di riappropriazione e riuso temporaneo. Per questa ragione, nel corso dell’evento i partecipanti sono stati coinvolti in maniera diretta nella realizzazione di un “muro dei desideri”, ovvero di un pannello su cui sono state raccolte le diverse sollecitazioni per rendere questa parte di città più vivibile, sicura e sostenibile.
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