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Si comincia a sentire il profumo di Giffoni film

Promessa un'edizione piena di novità

di Vincenzo Marano

Meno di un mese alla 52esima  edizione del “Giffoni film”. Grazie alla passione di un 18 enne, Claudio Gubitosi, giovane amante  di  cinema che  nel 1971  creò, in un paesino di periferia, la più importante manifestazione cinematografica per ragazzi, nel panorama internazionale. Nel corso degli anni, il “Giffoni film” è cresciuto: dalle proiezioni nel cinema del paese a quella che è diventata oggi una cittadella del cinema nata nel 2002. 

Il festival di quest’anno si svolgerà dal 21 al 30 di Luglio e la presentazione ufficiale avverrà il 12 luglio con una conferenza stampa , nel parco archeologico  di Pompei,  sotto forma di narrazione, con la presenza di 150 ragazzi.

“I vari settori del festival sono in piena attività- spiega il direttore, Gubitosi che, dallo scorso anno, ha passato il testimone a suo figlio Jacopo – Le giornate sono frenetiche e abbiamo tutti il desiderio di produrre felicità e trasmettere emozioni come Giffoni sa fare. C’è una caratteristica del programma che abbiamo costruito  e ci rende davvero orgogliosi. Giffoni diventa sempre più la casa, il luogo dell’anima per nuovi talenti, per quelle energie giovanili che, nel campo della cultura, dell’arte e dello spettacolo, stanno emergendo, si stanno facendo conoscere ed amare dal pubblico.”

Nel corso di questo mezzo secolo, il festival ha catturato l’interesse di operatori e artisti di tutto il mondo. Il motto del “ Giffoni film” è rendere protagonisti i giovanissimi. I giovani giurati  sono i bambini e i ragazzi, provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo. Per  tutta la durata del festival, i piccoli giurati, come da tradizione, vengono ospitati presso le famiglie del paese. Il loro compito è vedere i film in concorso e discuterne con registi, autori e interpreti, per poi essere chiamati a sceglierne il vincitore. Ogni giorno, inoltre, i giurati incontrano vari ospiti appartenenti soprattutto al mondo cinematografico e televisivo con i quali intraprendono un dibattito, ponendo loro delle domande.

“Quest’anno vi stupiremo- aggiunge Gubitosi- Il festival sarà dedicato agli invisibili, meno noti ma visibilissimi per la concretezza delle cose che fanno  del bene che riescono a mettere in circolo. La loro azione non sempre viene valorizzata e noi vogliamo fare proprio questo: dare valore e visibilità a chi si dedica agli altri, in silenzio e senza clamore”. 

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