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Simona Viola è la candidata al Senato per il centro sinistra nel collegio Rimini e Forlì-Cesena

E’ Simona Viola, 59 anni, avvocato, la candidata al Senato nel collegio uninominale Rimini e Forlì-Cesena per la coalizione di centrosinistra.

Simona Viola è avvocato amministrativista e si occupa prevalentemente di diritto ambientale e dell’energia, in particolare di fonti rinnovabili.

Iscrittasi al Partito Radicale nel 1978, ha partecipato al fianco di Marco Pannella alle stagioni referendarie e dei diritti: aborto, eutanasia, libertà sessuali, obiezione di coscienza al servizio militare, diritto all’informazione, legalizzazione della cannabis, giustizia giusta legata al caso Enzo Tortora.

Nel 1982 ha concorso all’approvazione della legge 164/82 di disciplina del cambiamento anagrafico di sesso delle persone transessuali, organizzando un finto, provocatorio matrimonio con Pina Bonanno, fondatrice del MIT (movimento italiano transessuali) per denunciare l’assurdità della legge anacronistica allora in vigore.

Ha condotto e vinto una lunga battaglia giudiziaria contro l’allora Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, svelando, insieme a Marco Cappato, la truffa delle firme false di presentazione della sua lista elettorale e portando così all’annullamento degli esiti elettorali.

Nel 2018, sull’onda della formazione del governo Lega-5 stelle, di impronta populista, ha fondato l’associazione di giuristi ITALIASTATODIDIRITTO (www.italiastatodidiritto.it) che ha presieduto per tre anni.

Insieme a Emma Bonino, Gianfranco Spadaccia, Marco Taradash e Benedetto Della Vedova ha fondato +Europa, della cui Assemblea è stata Presidente e di cui oggi è membro di segreteria con delega allo Stato di diritto.

Ha difeso in Corte Costituzionale l’ammissibilità del referendum sul fine vita e l’illegittimità della disciplina sulle firme per la presentazione delle liste elettorali, che ne rende la raccolta praticamente impossibile a chi è fuori dal Palazzo.

Si è impegnata sui temi dell’informazione (rappresentando +Europa in contenziosi contro la RAI e formulando esposti all’AGCOM), sulle campagne referendarie contro il taglio dei parlamentari, sulla giustizia e a favore della depenalizzazione del suicidio assistito e della cannabis. Si occupa di diritti delle donne nel mondo, di formazione politica e, in generale, di promozione e difesa dello stato di diritto.

Ha partecipato con Carlo Cottarelli alla redazione del Programma per l’Italia.

Sostiene la necessità di una riforma della disciplina del referendum e che sia improrogabile una legge applicativa dell’art. 49 della Costituzione, che regoli la vita democratica interna dei partiti.

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