“Ogni giorno ascoltiamo il grido di dolore degli esercenti che sono costretti a chiudere le loro attività a causa delle bollette elettriche e del gas. Mi chiedo con quale irresponsabilità Berlusconi, Salvini e Meloni abbiamo preferito mandare a casa il governo Draghi e portarci alle elezioni anticipate? – Così Simona Viola, candidata al Senato nel collegio uninominale Rimini e Forlì-Cesena per la coalizione di centrosinistra -. Ora il Governo si trova a dover gestire una crisi difficilissima, per imprese e famiglie, in una condizione di oggettiva debolezza. Mario Draghi stava conducendo un difficile negoziato per convincere i nostri partner europei a introdurre un price cap nel mercato del gas”.
“Agli elettori – continua – deve essere chiaro che il 25 settembre la scelta è tra la serietà l’impegno e la competenza di Mario Draghi, e il partito del debito pubblico, della riduzione delle tasse per i ricchi e dei pensionamenti anticipati. Tutte ricette per mandare a gambe all’aria la nostra economia e, con essa, le nostre imprese”.
“+Europa nel suo programma prevede alcune misure specifiche per aiutare le piccole medie imprese a sostenere i costi energetici, a partire dall’esclusione degli oneri di sistema impropri dalla bolletta. Vogliamo poi garantire liquidità alle imprese liberandole dai “crediti incagliati” derivanti dai bonus in edilizia. Infine, introdurre premialità e fiscalità di vantaggio per l’autoproduzione e le comunità energetiche, incentivando la fiscalità ambientale”.
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