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I residenti di Calabrina hanno ragione. La bretella non può più essere rinviata

Progetto atteso da 40 anni che servirebbe anche al turismo

CESENA. I residenti di Calabrina hanno ragione: quella della bretella è una vergogna. E, inevitabilmente, la protesta è esplosa dopo l’incidente di ieri: un camion è andato a schiantarsi contro una casa.

Il loro malessere è riportato dal Corriere Romagna. «Sono quarant’anni che aspettiamo una bretella che faccia passare il traffico fuori dal centro abitato come a Pioppa – sbotta un vicino di casa della famiglia che si è vista entrare un mezzo pesante nell’abitazione – si aspetta sempre la tragedia e a volte non basta neppure quella. Negli anni abbiamo parlato con tutti gli interlocutori possibili, dalla Provincia al Comune e altri, ma abbiamo ricevuto solo promesse, poi smentite dai fatti. Addirittura una quindicina di anni fa l’assessore dell’epoca era venuto per un paio di incontri alla sala parrocchiale per illustrarci il progetto con attenzione all’impatto ambientale, ma poi non se ne è fatto nulla e l’impatto purtroppo è stato un altro. La motivazione? La solita, mancavano i soldi. Ma vediamo che per altre iniziative si riescono a trovare, anche quando non c’è di mezzo la sicurezza dei residenti».

Hanno ragione, a prescindere dall’incidente di ieri. La bretella, fra l’altro, sarebbe l’ultimo tassello per il completamento della Cervese bis della quale si parla da tanto, troppo tempo. Non essendo possibile fare un’arteria completamente nuova, si era pensato di creare un’alternativa ai centri abitati. Sant’Egidio, Villa Chiaviche e Pioppa hanno ottenuto una risposta. Calabrina no. E pensare che è la frazione più vicina al casello autostradale che d’estate diventa lo sbocco principale per i turisti diretti a Cesenatico e Cervia. per rendersene conto sarebbe sufficiente percorrere quel tratto di strada nei fine settimana estivi. 

I continui rinvii quindi sono del tutto ingiustificati. Soprattutto da parte della Regione che non solo non è sensibile alle legittime necessità di una frazione, ma penalizza anche una delle più importanti direttrici  turistiche dell’estate. Una doppia mancanza di sensibilità che non può essere giustificata in nessun modo. 

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