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Inaugura “Pane comune”

RAVENNA. In occasione della VII biennale del mosaico contemporaneo l’Accademia di Belle Arti inaugura venerdì 21, alle 16, al Polo delle Arti in piazza Kennedy 7, l’opera collettiva Pane comune, risultato del workshop tenuto da Silvano Venturi, docente di Decorazione, con gli studenti dell’Accademia. Sarà visitabile fino al 30 novembre.

Il progetto “Pane comune” è nato lo scorso giugno da una riflessione sul mosaico e su quali azioni e materiali possano comunicare condivisione. Nello stesso periodo viene attuato il blocco del grano in Ucraina.

È stato inevitabile per gli allievi porre l’attenzione sulla brutalità delle guerre e su quanto esse siano poco circoscritte solo alle persone che le subiscono, provocando ripercussioni sulla comunità di tutta la terra.

Da qui prende corpo l’idea di utilizzare il pane, elemento comune a popoli e tradizioni dalle più diverse realtà culturali, come simbolo di ciò che ognuno di noi ha diritto di avere e condividere. Un pane, che proprio perché ogni popolazione ha caratterizzato con le più diverse forme, ricette e tipologie di cottura generando ogni volta un prodotto che rispecchia l’identità del proprio gruppo sociale, è anche pane in comune. Un alimento che ritroviamo in ogni epoca storica e che caratterizza l’appartenenza alla specie umana.

A rafforzare questa idea di partecipazione non poteva che esserci un simbolo di contatto come la nave, rappresentazione della comunicazione e dello scambio tra i popoli, a cui, quasi inevitabilmente, è stato aggiunto un occhio di Horus, auspicio di positivo attraversamento e superamento di questo difficile momento.

Il 1 agosto partiva la prima nave carica di grano da Odessa, interrompendo il blocco che da mesi ha tenuto il mondo con il fiato sospeso. Successivamente, il 12 agosto, la prima nave diretta in Italia ha raggiunto il porto di Ravenna. Per gli studenti questi avvenimenti sono stati un segno importante.

Due eventi, dalle particolari casualità, che per gli studenti hanno rappresentato una coincidenza importante focalizzando la loro attenzione sull’urgenza di non dimenticare.

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