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A Cesenatico parte “Il pesce fa festa”. I rimpianti di Cesena

Nel ponte dei morti c'era una fiera poi cancellata e si perde un'opportunità

CESENA. Nel ponte dei morti (da venerdì al 2 novembre) a Cesenatico torna “Il pesce fa festa”, manifestazione nata circa un quarto di secolo fa. In questi circa cinque lustri è sempre cresciuta diventando punto di riferimento. E durante il ponte Cesenatico sarà un bengodi per i palati amanti della cucina tipica della costa romagnola. Lungo il porto canale, nelle piazze e nelle vie del centro storico, nelle fasce orarie dalle 11.30 alle 15 e dalle 18 alle 22, ci sarà l’imbarazzo della scelta. E’ un modo intelligente e produttivo per prolungare la stagione turistica. 

Vedere la kermesse cesenaticense al via fa tornare alla mente che partì in concomitanza con “Cesena a tavola”, kermesse studiata per rivitalizzare il centro storico. Le prime edizioni andarono bene, anche grazie alla collaborazione con i ristoranti cittadini che proponevano menù a tema che richiamavano clienti anche da altri Comuni. Al tempo si  dibattè sull’opportunità di mantenere la contemporaneità fra le sagre di Cesena e Cesenatico. Dopo un’analisi emerse che non c’erano problemi, anzi le due manifestazioni non venivano ritenute alternative, ma complementari. Non a caso ci fu un periodo in cui si trattò per creare una collaborazione che avrebbe potuto portare alla creazione di un pacchetto unico. 

Poi non se ne fece niente anche perché “Cesena a tavola” restò troppo generalista faticando quindi a fare quel salto di qualità indispensabile dopo le prime edizioni. Poi, dopo un periodo di pausa, tornò, ma con scarso successo e poi la cancellazione definitiva. Ed è un peccato. Si perde un’opportunità importante come testimonia il successo del Festival del Cibo di Strada. Fare il pieno per tutto il ponte sarebbe un’opportunità importante per il centro. Quando il sindaco ha detto che servono altre (almeno due) manifestazioni di richiamo (oltre a San Giovanni e al Festival del Cibo di Strada) di certo si riferiva anche al ponte di fine ottobre. Un vuoto che deve essere colmato. Sarebbe utile farlo già dal 2023.

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