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Visita guidata al Santuario di Fornò 

Domenica 6 novembre 2022, alle ore 15.30, lo storico dell’arte Marco Vallicelli condurrà una visita guidata al Santuario di Santa Maria delle Grazie di Fornò, via del Santuario 22, Fornò di Forlì, il monumento più singolare del territorio forlivese.
L’iniziativa è promossa dall’Associazione Culturale e Ricreativa “Amici della Pieve ODV” nell’ambito della mostra “Le cento chiese di Forlì” curata da Gianfranco Argnani, Mauro Mariani e Gabriele Zelli, allestita presso Palazzo Morattini, via Armelino 33, Pievequinta, dove i partecipanti al termine della visita guidata (ore 16.30 circa) sono invitati a recarsi per vedere l’esposizione. 
La visita guidata si terrà anche in caso di pioggia. Non occorre prenotare. Per informazioni: Mauro 3357144204.

Il Santuario di Santa Maria delle Grazie di Fornò

Il santuario fu eretto nel 1450 da Pietro Bianco da Durazzo, corsaro dalmata, ritiratosi a Forlì nella celletta di San Lazzaro o dello zoppo, addossata alle mura della città. Trovata un’immagine della Vergine nel bosco della Selva vi eresse una modesta cappella che ben presto fu sostituita, grazie alle offerte dei devoti, da una grande chiesa di forma circolare. L’edificio ebbe gravi problemi statici tanto che fu ricostruito e a fianco sorse il monastero con il campanile, quest’ultimo distrutto durante il Secondo conflitto mondiale e mai più ricostruito. Ma i Canonici Regolari di San Salvatore, che avevano in possesso il luogo di culto, preferivano stare in città e a Fornò lasciarono solo un cappellano per l’officiatura. 
Alla preziosità dell’aspetto architettonico fa riscontro quello delle opere d’arte custodite dal tempio: una Madonna col Bambino attribuita ad Agostino di Duccio, in nicchia sopra il pronao, un finissimo bassorilievo in marmo del medesimo autore rappresentante la Santissima Trinità, il sarcofago dello stesso Pietro Bianco da Durazzo, le estese decorazioni ad affresco riportabili alle scuole di Melozzo da Forlì e di Marco Palmezzano. 
Recentemente è stato recuperato l’archivio dei battesimi, ancora in ottimo stato, che teoricamente dovevano essere amministrati da Forniolo, ma che in realtà venivano officiati dal cappellano di Fornò. 

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