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Cesena calcio le notizie migliori arrivano dalla società

Mentre in campo si balbetta è positivo il progetto sul nuovo centroi sportivo

CESENA. Dal campo non sono arrivate notizie confortanti per il Cesena. Sabato scorso i bianconeri hanno conquistato i tre punti. Ma fare bottino pieno con il San Donato Tavarnelle era il minimo sindacale. Ci si aspettava una vittoria ricca di contenuti che fungesse anche da scacciacrisi. Così non è stato. Per lo meno dopo i primi 45 minuti confortanti, la ripresa ha riportato le nuvole. Il che fa pensare che pare siano tornati i problemi di condizione fisica e questo sarebbe un problema perché le difficoltà potevano essere giustificate all’inizio della stagione, non adesso. Inoltre c’è l’impressione che manchi un po’ di personalità. La garantiscono De Rose e Prestia, un po’ poco. E quando mancano gli attributi è difficile gestire i momenti delicati. Forse la società interverrà sul mercato, nel frattempo però non bisogna perdere ulteriore terreno. La Reggiana è già a più cinque ed ha iniziato a correre.

Se dal campo arrivano segnali più agro che dolci, dal fronte societario invece ne partono di tranquillizzanti. In particolare grazie alla notizia (fonte Corriere Romagna) che è cominciato l’iter per costruire un centro sportivo (Villa Silvia due) in zona Settecrociari. Un impianto con campi, palestre, foresteria e ristorante. “Vogliamo strutturarci come una società di serie A” ha detto Lewis. E’ una cosa positiva sotto tutti gli aspetti, ma uno in particolare: non c’è il pericolo che quella degli americani possa essere una toccata e fuga. 

Premesso che è sempre possibile tutto e il contrario di tutto, è difficile immaginare che chi investe non solo nella squadra, ma anche nella logistica, possa mollare tutto da un momento all’altro se i risultati non fossero quelli auspicati. A questo punto però è fondamentale la managerialità. Un progetto così strutturato può essere portato avanti solo se viene bandita l’improvvisazione. Nei giorni scorsi Toscano ha detto che questo per il Cesena è l’anno zero. Lo si può accettare a una condizione: ci sia una crescita continua.

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