RAVENNA. Sabato 17 dicembre alle 17 in biblioteca Classense aprirà la mostra Emma Calderini: storie di lana, seta e crinoline. Disegni e volumi di una costumista ravennate tra teatro, cinema e tv.
L’evento, curato da Daniela Poggiali, presenta al pubblico un nucleo di disegni di costumi storici conservati in Classense e realizzati da Emma Calderini (1899-1975), costumista e storica del costume. L’esposizione è anche l’occasione per ricostruire la figura di un’artista ravennate che ebbe grande successo tra gli anni Trenta e Sessanta; da Ravenna, dove frequentò l’Accademia ed ebbe come maestro Giovanni Guerrini, si trasferì a Milano: qui lavorò per riviste e case di moda prima di dedicarsi allo spettacolo come costumista. Fra gli altri, Ettore Romagnoli, Anton Giulio Bragaglia, Enzo Ferrieri, Sandro Bolchi le chiesero di collaborare alle rappresentazioni teatrali, cinematografiche o televisive che diressero.
Emma Calderini produsse centinaia di bozzetti, schizzi e disegni che sono custoditi in varie istituzioni italiane, dalla Raccolta Bertarelli di Milano, alla Galleria d’Arte Moderna di Roma, alla Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori di Milano e che, soprattutto, confermano le sue capacità creative, ma anche il suo rigore filologico. Il suo modo di lavorare, vagliando e raccogliendo quantità enormi di testi e di immagini, presuppone un atteggiamento da storica attentissima alle fonti ed è testimoniato soprattutto nelle sue opere edite, anch’esse esposte in mostra, Il costume popolare in Italia (1934), volume pubblicato sotto gli auspici di Corrado Ricci e Aldo Spallicci, e Acconciature antiche e moderne (1962).
«La storia del costume ci racconta molto dei cambiamenti sociali avvenuti nelle diverse epoche, in particolare rispetto al modo in cui il corpo femminile viene rappresentato, esaltato, coperto, costretto…», dichiara la direttrice della biblioteca, Silvia Masi. «Emma Calderini fece dei propri studi di storia del costume e della propria capacità creativa e artistica uno strumento di analisi e di ricerca ma anche di grande libertà espressiva, come si può ripercorrere nei bozzetti che siamo felici di esporre nella mostra di fine anno, in cui metteremo in mostra tutte le opere che la nostra biblioteca conserva».
«La Classense racconta una figura straordinaria di donna, nostra concittadina ravennate ma di spessore nazionale», aggiunge Patrizia Ravagli, presidente dell’Istituzione, «e lo fa con una mostra che invito tutti a vedere per la sua godibilità e per la preziosità dei materiali esposti. È un’altra importante produzione della nostra biblioteca che viene realizzata attingendo ad un patrimonio bibliografico e artistico di prim’ordine».
La mostra sarà visitabile fino all’8 marzo 2023.
Orari di apertura: lunedì 14 – 18.30; dal martedì al sabato 9 – 18.30; 24 e 31 dicembre 9 – 13. Chiuso domenica, lunedì mattina e festivi. L’ingresso è gratuito.
Catalogo in vendita in biblioteca € 5
Per informazioni: segreteriaclas@classense.ra.it
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