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A Cesena e Forlì la panchina bianca per la libertà dell’informazione

Il via libera alla festa degli auguri dell'Assostampa Forlì Cesena

CESENA. I sindaci di Forlì e Cesena hanno accolto la richiesta dell’Assostampa Forlì Cesena: la panchina bianca per la libertà dell’informazione si farà. La notizia è stata ufficializzata ieri sera alla cena degli auguri di Assostampa con Federazione e Ordine dei giornalisti. Una serata, quella organizzata nella ovattata atmosfera de La Scranna, molto partecipata e interessante. Sì è parlato dei problemi (tanti) e delle prospettive (sempre più nebulose) dell’informazione professionale.

Alla serata presenti i sindaci di Forlì e Cesena (foto Blaco)

In questo momento l’allarme rosso è legato ai rapporti con procure e forze dell’ordine. L’applicazione della normativa europea sulla presunzione di innocenza ha complicato il lavoro dei cronisti di giudiziaria e serve trovare un accordo che permetta di rispettare le regole, ma senza andare oltre la direttiva, restrittiva, ma che, però, rispetta la libertà di stampa.

Ribadita inoltre l’enorme preoccupazione per un settore che fatica sempre più a fare quadrare i bilanci in un contesto in cui si registrano cali di ricavi (copie e pubblicità) e aumento dei costi. Indispensabili sono gli interventi legislativi (non tamponi, ma una legge)  per evitare che proseguano le chiusure, a partire dalle testate locali la cui presenza resta fondamentale. “Negli Stati Uniti – ha detto Matteo Naccari, presidente dell’Aser – nelle città dove non ci sono più i giornali locali è aumentata la corruzione”.

Si è parlato di tutte le problematiche del settore

Preoccupazioni, quelle delle difficoltà dell’informazione, condivise anche dai sindaci di Forlì e Cesena che hanno pure sottolineato un’altra emergenza: la continua chiusura delle edicole. Entrambi poi hanno accolto con piacere la richiesta di istituire la panchina bianca per la libertà di informazione. Fino ad ora in Italia c’è solo a Trento e istituirla sarebbe un segnale importante in un momento in cui cresce in modo esponenziale il fenomeno delle minacce ai giornalisti. 

Foto Fabio Blaco

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